La dipendenza psico-emozionale è qualcosa che impercettibilmente s'insinua nelle persone che legittimamente cercano aiuto in momenti esistenziali difficili o dolorosi della vita. Aderire ad un credo, ad un capo, ad una setta, ad una figura cosiddetta carismatica diventa un irresistibile bisogno per chi ha necessità di configurazione d'identità. Ma, al di là delle macroscopiche forme di dipendenza smaccata esistono altre più sottili, silenti e mascherate, anche professionalmente, da inconsapevolezza e non di rado anche da malafede. Il mio invito è da sempre questo, "quando state in una comunità, o in un gruppo, qualsiasi finalità esso abbia (i più confusivi sono quelli a sfondo filantropico), fate attenzione al fenomeno del voler restare troppo insieme, dall'evitare momenti di personale distanza dal contesto, il cercarsi ripetutamente al di fuori della finalità pratica dell’associazione stessa. Arginate l'invasione ideologica di guru, profeti, professionisti che hanno bisogno di adepti più che di clienti o pazienti. Fate caso, ad esempio, se certe terapie sono troppo lunghe, se certi professionisti al di là dell'ambito professionale cercano coinvolgimenti nella sfera privata dei propri utenti praticando frequentazioni assolutamente devastanti sul piano della crescita e dell’evoluzione della personalità. Attenzione alla pratica di gruppo di principi tendenti alla omologazione, o all'assolutismo idealistico o ideologico. Quando si entra in un gregge è poi davvero difficile uscire dalla dipendenza e dalla inconsapevolezza.
mercoledì 29 marzo 2017
Dipendenze e sindrome del gregge
La dipendenza psico-emozionale è qualcosa che impercettibilmente s'insinua nelle persone che legittimamente cercano aiuto in momenti esistenziali difficili o dolorosi della vita. Aderire ad un credo, ad un capo, ad una setta, ad una figura cosiddetta carismatica diventa un irresistibile bisogno per chi ha necessità di configurazione d'identità. Ma, al di là delle macroscopiche forme di dipendenza smaccata esistono altre più sottili, silenti e mascherate, anche professionalmente, da inconsapevolezza e non di rado anche da malafede. Il mio invito è da sempre questo, "quando state in una comunità, o in un gruppo, qualsiasi finalità esso abbia (i più confusivi sono quelli a sfondo filantropico), fate attenzione al fenomeno del voler restare troppo insieme, dall'evitare momenti di personale distanza dal contesto, il cercarsi ripetutamente al di fuori della finalità pratica dell’associazione stessa. Arginate l'invasione ideologica di guru, profeti, professionisti che hanno bisogno di adepti più che di clienti o pazienti. Fate caso, ad esempio, se certe terapie sono troppo lunghe, se certi professionisti al di là dell'ambito professionale cercano coinvolgimenti nella sfera privata dei propri utenti praticando frequentazioni assolutamente devastanti sul piano della crescita e dell’evoluzione della personalità. Attenzione alla pratica di gruppo di principi tendenti alla omologazione, o all'assolutismo idealistico o ideologico. Quando si entra in un gregge è poi davvero difficile uscire dalla dipendenza e dalla inconsapevolezza.
domenica 19 marzo 2017
Il corpo è il tempio dell'anima: La funzione del padre ....questo sconosciuto, in t...
Il corpo è il tempio dell'anima: La funzione del padre ....questo sconosciuto, in t...: La funzione del padre ....questo sconosciuto, in tempi di confusioni identitarie...... Il compito archetipico assegnato alla funzione masch...
sabato 18 marzo 2017
La funzione del padre ....questo sconosciuto, in tempi di confusioni identitarie......
La funzione del padre ....questo sconosciuto, in tempi di confusioni identitarie......
Il compito archetipico assegnato alla funzione maschile paterna è fondamentalmente quello di indirizzare i figli verso la vita, il mondo, una volta che questi abbiano abbondantemente sperimentato l'accoglimento,la nutrizione e la protezione materna. Grazie ad una buona, efficace ed amorevole presenza attiva del principio maschile paterno i figli possono così uscire dalla dolce dipendenza e poter sperimentare l'autonomia, la responsabilità e le esperienze della vita. Pertanto un vero padre non può essere un vice mamma nè il figlio aggiuntivo della famiglia..
Diamo valore, oggi più che mai, alla funzione del padre ed al ruolo dei nonni nell'equilibrio affettivo delle famiglie, per una crescita armonica e per una fiducia di base nella vita dei nostri cuccioli umani.
L'amore e l'anima
A te che ostinatamente non dai retta al tuo cuore, sei testarda, orgogliosa e pensi di risolvere con gli artifici della mente il tuo bisogno d'amore. A te che fa paura svincolarti dalla cultura del clan e cerchi invano vie di fuga verso l'amore favorendo l'approvazione sociale e familiare per un vivere quieto e riconosciuto dal canone culturale collettivo. A te che soffri e ti ammali perchè hai scoperto che la via dell'amore non è affatto una via comoda, ma che spesso l'amore, a dispetto, fiorisce là dove comunemente la gente non immagina sia possibile. L'amore si fa spesso beffe di valori consolidati e riconosciuti , del buonsenso sociale, delle differenze d'età, delle convenienze e delle cosiddette buone posizioni economiche. L'amore vive delle leggi della vita, nella gioia e nel dolore: chi tenta di mettersi al riparo verrà prima o poi stanato dal suo bunker esistenziale e condannato a vivere una vita sicura sì, ma nell'infelicità e nel rimpianto.
giovedì 9 marzo 2017
All'uomo che non accetta la separazione per paura di vedere se stesso.......
Se la tua donna è andata via da te rispettala! Quando muore l'eros in una storia d'amore muore l'essenza stessa del rapporto. Molti uomini che non riescono a coltivare la relazione erotica sviluppano la cosiddetta sindrome " spiegazionista-negazionista (un termine che ho coniato ad hoc).
La sindrome spiegazionista-negazionista è tipica dell'uomo rigido che non riesce ad accettare che la sua donna è andata via per mancanza di eros. L'eros non è il sesso sic et simpliciter (ma da vita energia e nutrimento alla sessualità) ; l'eros è un'energia (anche cosmica), è un sentire che caratterizza l'essenza della vera relazione amorosa. L'eros proviene dalle zone profonde dell'anima dal senza tempo: è alla base dell'arte , della creatività, della poesia,dell'espressione emozionale profonda dell'essere umano, è un'energia , dunque, non un costrutto mentale da "spiegare". L'eros è un modo straordinario di sentire l'esistenza e si rispecchia in ogni piccolo gesto quotidiano, l'eros se ce l'hai bene altrimenti non te lo puoi inventare. L'eros non arriva con i ragionamenti, non si esprime attraverso spiegazioni, il "parliamone" non ha mai riattivato un amore spento senza la scintilla erotica. Gli uomini che vogliono a tutti i costi spiegare l'amore che non c'è, fanno un danno grave a se stessi ed alla compagna. Il danno più grave però lo fanno a se stessi con il "negazionismo" . Negazionismo è non prendere atto che nella fine di una relazione, in particolare quando l'altro va via, c'è da riconoscere che cosa di noi stessi non ha funzionato e andare a farsi anche umilmente aiutare nelle sedi adatte. Il negazionista tenta di dare la colpa all'altro per non vedere il suo problema con l'eros. In più egli tormenta la sua ex donna con la logica delle spiegazioni; pensa che spiegando possa ottenere ciò che viene dalla vita, dall'energia vitale. Lo spiegazionista in fondo , non lo sa, mette in primo piano solo se stesso, pensa che la sua donna non troverà mai nessuno che l'amerà come ama lui, si sente un dispensatore di amore superiore. Peccato che non riesca a vedere la cosa più importante : che la sua donna non lo vuole e non l'ama più.
Il senso delle cose.....
Il "senso" non è "il perchè delle cose". Un perchè (anche fasullo) la mente ci mette poco a trovarlo, e se non lo trova lo inventa. Il senso è spesso inesplicabile perchè richiede una comprensione non mentale. Il senso a volte si annida nelle nostre parti piu oscure e nel mistero dell'esistenza. A volte si annuncia con una sottile sensazione nel cuore del respiro, nel silenzio e si fa spazio insinuandosi impercettibilmente tra le pareti dell'interiorità.
mercoledì 8 marzo 2017
Il corpo è il tempio dell'anima: A margine della festa dell'otto marzo .....
Il corpo è il tempio dell'anima: A margine della festa dell'otto marzo .....: Il femminile del mondo, la dimensione del femminile dentro noi, la nostra anima, è qualcosa che va coltivato giorno dopo giorno. Non serve r...
A margine della festa dell'otto marzo .....
Il femminile del mondo, la dimensione del femminile dentro noi, la nostra anima, è qualcosa che va coltivato giorno dopo giorno. Non serve retorica, nè festeggiamenti e nemmeno distruggere alberi di mimose. Coltivare il femminile dentro noi maschi è "completarsi". Essere sè stessi completi è la condizione essenziale per far nascere un buon rapporto d'amore: è l'unica via perchè l'altro/a ci possa amare in modo maturo, adulto, complementare e non compensativo. Il cosiddetto "macho", polarizzato su una asfittica e rigida identità non tollera la dimensione femminile dentro sé perché teme la sua omosessualità: identifica il sentire femminile come qualcosa di fragile, di contaminante, di pericoloso e coltiva il suo corpo allo stesso modo su uno sfondo misogino. La violenza sulle donne, lo stalking, i rapporti tossici, proliferano proprio su questo substrato di paura e misoginia. Nel violento c'è un bambino possessivo e frustrato che cerca accudimento esclusivo-totalizzante e nello stesso tempo, non accettando questa dipendenza infantile, odia se stesso e la sua donna che deve essere sempre "al suo servizio" totale con l'alea della punizione incombente. Nel violento c'è la paura di essere contaminato dall'amore, di "arrendersi" senza identificarsi con la sconfitta, di accettare la propria parte femminile interiore senza sentirsi defraudato del suo principio maschile. La parità tra i sessi si coltiva cambiando se stessi non cambiando l'altro. Spesso consiglio di accogliere ed accettare una pianta regalata da una donna, anche amica, una persona che ci attrae particolarmente per le sue qualità femminili che ci affascinano e essere attenti quotidianamente, mentre cresce e sboccia, a coltivarla con attenzione e dedizione. Così coltiviamo la Dea che è in noi, perchè possa continuamente fiorire questa dimensione inconscia di conoscenza che è alla base della vita stessa e che fa partorire nella nostra anima arte, creatività ed intelligenza emozionale.
martedì 7 marzo 2017
8 /Marzo/ 2017
Anche oggi "come tutti i giorni" da questa bacheca facciamo omaggio alla dimensione del femminile, dalla madre terra all'anima mundi
......Omaggio al "femminile" in tempi di "confusione identitaria".......8 /Marzo/ 2017
C'è una dimensione dell'Essere in cui la vita assume una qualità ed una connotazione di sublime bellezza, dove l' attenzione viene data al fluire della vita ed al suo nutrimento, alla leggerezza, alla giocosità, all'accoglimento, al fascino ed al mistero, alla magia della luna nella notte stellata, alla creatività, ai colori della natura ed al buio più profondo della notte. E' il mondo senzatempo del femminile che attraversa il pianeta, dalla terra umida e fertile, agli oceani, alle maree, alla luna solcando le vie dell'anima.
......Omaggio al "femminile" in tempi di "confusione identitaria".......8 /Marzo/ 2017
C'è una dimensione dell'Essere in cui la vita assume una qualità ed una connotazione di sublime bellezza, dove l' attenzione viene data al fluire della vita ed al suo nutrimento, alla leggerezza, alla giocosità, all'accoglimento, al fascino ed al mistero, alla magia della luna nella notte stellata, alla creatività, ai colori della natura ed al buio più profondo della notte. E' il mondo senzatempo del femminile che attraversa il pianeta, dalla terra umida e fertile, agli oceani, alle maree, alla luna solcando le vie dell'anima.
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