lunedì 29 agosto 2016
Era di settembre.........
Erano i giorni dei ritorni al "lavoro usato" , ai legami inamovibili, alle atmosfere familiari consolidate, alle abitudini inveterate. Erano i giorni degli addii. E' la fine dell'estate , una volta s'incaricava un temporale per sanzionarla (oggi non si sa), erano tempi ancora ricchi di umanità, di speranza, d'ingenuità: si ritornava dalle vacanze felici o col pianto nel cuore, la fine o l'inizio di aspettative e delusioni. Le band musicali si sfasciavano per ricomporsi in nuovi gruppi e nuove prospettive musicali. Si apriva il mercato autunnale delle nuove opportunità e di nuovi amori, i saldi autunnali di quei rapporti scricchiolanti che non reggevano alla prova delle tempeste passionali, occasionali, estive. Era ed è ancora Settembre.
sabato 27 agosto 2016
Solitudine e libertà
Solitudine
non è star da soli, né sentirsi soli, né allontanarsi dalla realtà. La
solitudine va a braccetto con la libertà. E’ capacità reale di separarsi da ciò
che sembra identificare le nostre vite . Noi non siamo la nostra famiglia, i
nostri figli, gli affetti in cui ci identifichiamo: tutto ciò che c’identifica
al di fuori di noi stessi non è solitudine, né libertà. Solitudine è
disidentificazione per riconoscere chi realmente siamo. Solitudine è spegnere
il proprio dialogo interiore , quel parlarsi coatto dentro di sé ed
all’esterno, quel chiacchiericcio rumore di fondo che impedisce l’ascolto assoluto,
nonché la vera e profonda percezione di se stessi. La solitudine è silenzio, la
solitudine non ha parole ma ha una ricchezza di linguaggio e sentimento senza
fine. La solitudine non è “aver pensieri interni” , ma una dimensione
atemporale che fa emergere la nostra “essenza”, è un’armonia sonora , ha un
suono che è il suono del creato, ha un ritmo che è il ritmo pulsante del cuore
dell’universo è comunicazione essenziale.
venerdì 5 agosto 2016
Paura di vivere.....paura d'amare
Altro che libertà , viviamo il tempo della simbiosi vischiosa. Attaccati e invischiati in relazioni senza via d'uscita. Incapaci a definire i propri spazi vitali ed incapaci a dire dei veri NO. Relazioni asfittiche senza spazio creativo e senza orizzonti di speranza. L'abitudine stagnante quotidiana che fiacca emozioni sane e sentimenti di libertà sotto una coltre di impotenza al cambiamento. La paura di vivere: è questa la sindrome dell'infelicità dei nostri tempi.
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