lunedì 21 agosto 2017

Psicosomatica del funzionamento renale: il rene come organo bersaglio.


La funzione renale si concretizza nella capacità di filtrare. I reni, infatti, filtrano le sostanze liquide che assumiamo e scindono quelle utili da quelle velenose. Il disturbo sottolinea nei soggetti interessati una forte inconsapevolezza : l'incapacità esistenziale a trovare un equilibrio tra interno ed esterno, tra idealizzazione e realtà , tra bisogni di dipendenza rimossi e diffidenza. Il soggetto in effetti vive un mondo ideologico che confligge con i suoi reali bisogni e con il senso di realtà. Ci sono soggetti che vivono un' esistenza sociale e relazionale non definita, promiscua, senza una vera intimità. Fanno confusione tra ciò che è condiviso e ciò che è intimo, riservato e separato. In genere chi ne è affetto tende a nascondere la paura delle proprie vere emozioni: è dipendente e si racconta di esse autonomo e libero; è bisognoso ma vive come se fosse un distributore di benessere e felicità per altri negando così la propria solitudine; è pieno di rabbia e frustrazioni ma tende a negarsele mostrandosi con una maschera di saggezza. Conflitti relazionali ed incapacità a separare il rapporto affettivo intimo con i rapporti sociali ed amicali comportano disturbi di quest'organo. Non si riesce in sostanza a filtrare ciò che dipende da noi e ciò che dipende dagli altri. I calcoli renali simbolicamente rappresentano incrostazioni nella capacità di fluire, di affidarsi ,di accettare la propria dipendenza: ciò che deve essere eliminato forma un ostacolo al fluire della vita e costringe alla sua eliminazione.

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