lunedì 11 dicembre 2017

ANALISI PSICOSOMATICA DI UN SOGNO (Principio maschile e liberazione del femminile)



La sognatrice è ultra trentenne vive in famiglia dopo tentativi falliti di emancipazione per non sufficiente reddito di sostegno, come dice lei, o per ricatto affettivo-emotivo di una madre fredda, confusiva-pseudo accogliente, fagocitante con un padre periferico e surrogato da questa madre onnipotente, come emerge dalla sua storia anamnestica. Sogna al piano cucina della casa la mamma che cade a terra morta. Lei scende al piano di sotto , il luogo in cui si ritrova quotidianamente come cameretta singola in cui vive. Al piano giù trova un orso bianco che l'abbraccia e la stringe teneramente e la sognatrice prova emozioni nuove d'amore, di accoglienza e tenerezza mai vissute nelle precedenti relazioni con uomini freddi, duri e repressivi. Ma mentre prova queste emozioni qualcosa si trasforma nell'orso e le zampe accoglienti diventano morse letali , pericolose, sente minacciata la sua esistenza. Pensa ancora una volta, (nella vita) a come divincolarsi (da quella relazione mortale) e venirne fuori: pensa a cacciatori che possano liberarla disarmando l'orso (disarmarlo non ucciderlo). Straordinario sogno questo, importante per la "psicologia del femminile" imprigionata come personalità di fondo nel potere della "grande madre" rappresentato dall'orso che impedisce alla donna di poter realizzare la sua maturità e completezza perché trattenuta ancora dall'uroboros primordiale che continua a condizionare la capacità d'incontro col "principio maschile". L'uroboros nell'alchimia egizia è la figura del serpente raggomitolato su stesso foriero di forti energie di liberazione e crescita ma che si morde la coda chiuso in se stesso. Una madre che trattiene impedisce alla propria figlia di uscire dall'utero originario e di incontrare il principio maschile (v. Erich Neumann) per conquistare la completezza di se come donna e uscire dall'uroboros originario e aprire le porte alla liberazione -realizzazione di se stessa. Il mito della liberazione della prigioniera, che dovrebbe spettare alla "funzione paterna", ormai invalidata nella nostra cultura di super mamme, viene a mancare in questo contesto e sarà causa di tutti i fallimenti relazionali e di convivenza con un maschile visto ormai con paura e diffidenza. Il sogno ha avuto in questo caso una funzione di svelamento a livelli profondi e la sognatrice, in avanzato stadio di consapevolezza psicosomatica, ha aperto un nuovo spazio interiore di conoscenza e possibilità di poter riconoscere davvero l'incontro giusto col maschile che la porti fuori di casa e dall' uroboros originario ed incontrare finalmente Sophia, la donna nuova, matura e saggia. La base adulta e di completezza di una buona, sana relazione di convivenza e di coppia. 

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