Gli stati ansiosi, le crisi, i momenti di disagio e sofferenza esistenziale sono sintomi di vitalità di un organismo in evoluzione ed energeticamente in movimento dinamico. Pertanto gli stati ansiosi o di disagio non vanno "superati brillantemente" come fossero prove d'esame ma sono segnali chiari di cambiamento in cui è importante integrare la parte di se che resiste e che ha paura di cambiare. Anche l'uso del farmaco nella nostra cultura mira a far superare velocemente e brillantemente il malessere ma inevitabilmente accade che esso poi sopprima il sintomo distruggendone il significato e la carica rivoluzionaria di cui è portatore. Le esperienze si fanno per l'intero arco dell'esistenza: l'età adolescenziale è solo il luogo delle prime esperienze ma molti ne sono ancora patologicamente ancorati. In amore ci vogliono anni di vere esperienze per diventare adulti emozionalmente e non rimanere figli a vita. Chi pensa di fare esperienze asettiche o guidate o ripetittive del passato mettendosi al sicuro dietro dogmi (sia ideologici che mistici), o , ancora, scelte "per sempre", corre il rischio di fare i conti con la vita reale in modo drammatico: basta un terremoto per far crollare certezze e valori mal risposti su cui ci si è supinamente addormentati.
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