martedì 2 febbraio 2016
La peste emozionale approda in parlamento
Il termine " peste emozionale " non ha un significato diffamatorio.La peste emozionale si manifesta in esplosioni di sadismo e di violenza individuale e collettiva. Fu scoperta da W. Reich nel 1933 con l'analisi del carattere analizzando la distruttività sociale.
Alcuni tratti della peste emozionale......
In genere la "peste emozionale" è sorretta da buone motivazioni di ordine morale, sociale , politico, talvolta anche religiose e ideologiche. Parte da una causa "giusta", molto condivisa sul piano collettivo: ecco perchè si confonde si camuffa e diventa difficile riconoscerla sia nelle sue manifestazioni eclatanti, sia come malattia. La peste emozionale ha fatto massacrare milioni di persone in nome di nobili principi con ottime motivazioni ben argomentate sul piano ideologico, politico, morale e a volte anche scientifico. Contiene in sè un grande paradosso : pratica nobili principi con ignobili mezzi. La diffamazione, la fanatizzazione, la ricerca di un capro espiatorio, la violenza verbale e fisica. Nel luogo garante della democrazia il parlamento, si esercita ancora oggi il peggio della peste: la violenza, l'intolleranza e la "caccia all'untore". Nel praticare violenza ed intolleranza "si sentono tutti democratici" accusandosi reciprocamente ed in maniera proiettiva delle stesse cose. Non è tanto diversa da quella che si manifesta negli stadi. L’azione e la motivazione dell’azione nella peste non coincidono mai, la conclusione di un pensiero nei dibattiti è già pronta ancor prima che un ragionamento sia terminato.
È una malattia che si esprime a livello individuale e di massa nel senso stretto ed è fondamentale riconoscerla, per non rischiare di mobilitare contro di essa il randello anziché la medicina e l’educazione (diceva Reich).
L’avidità di denaro è un altro tratto caratteriale tipico della peste emozionale, così come l’astuzia subdola. La peste emozionale, pertanto, va curata come una malattia endemica pronta a diffondersi epidemicamente in distruttività di massa.
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