martedì 26 luglio 2016
La gentilezza questa sconosciuta
La rete, e non solo, ci inonda di inviti a sorridere, a pensare positivo, ad essere gentili in maniera indiscriminata come il sorriso riflesso del neonato che non riconosce ancora le differenze. Ebbene, la gentilezza non si può esprimere a comando, nè la si può inventare all'occorrenza. Del resto anche il sorriso forzato lascia delle pieghe sul viso che non sembrano naturali ad un occhio attento. Penso che la gentilezza la possiamo ritrovare se riusciamo davvero ad essere quel che siamo, se siamo in pace nel nostro intimo, se non abbiamo sfide e guerre da proporre ogni giorno al mondo. La persona rude può esprimere tanta gentilezza, nondimeno, le persone eccessivamente gentili rivelano d'improvviso una rabbia feroce e repressa che lascia meravigliati. La vera gentilezza è qualità dell'anima e la si nota nella gestualità semplice, nell'espressione immediata e sincera. La persona gentile non è sempre tale, si arrabbia per le ingiustizie , aggredisce solo per difendersi ,dice quello che pensa assumendosene la responsabilità, è determinata è netta quando esprime se stesso e le sue convinzioni, ma leale e pronto ad ascoltare chi è disponibile ad ascoltare. Diventa intollerante con i falsi tolleranti, con chi non sa ascoltare e con chi è sleale e inaffidabile. La gentilezza è rispetto per la vita non si può recitare e non la si può avere stampata perennemente sul viso altrimenti parliamo di maschere.
domenica 24 luglio 2016
Apriamo gli occhi su uno stereotipo molto diffuso su Psicologi-Psicoterapeuti-
Lo psicologo psicoterapeuta non è un “tipo tranquillo”, non è freddo e distaccato, non è controllato, non è accomodante, non deve sempre essere tranquillizzante e sorridente, nemmeno troppo rassicurante. Soprattutto, non è perfetto, ma è semplicemente se stesso. E’ curioso, aperto all’esperienza del nuovo, è un buon viaggiatore ed un ottimo compagno di viaggio, vive di esperienze non di letture e seminari, non si coltiva in laboratorio ma ama e si mette in gioco da buon giocatore; accetta e coltiva le “giuste distanze” nei rapporti affettivi sociali e famigliari ; non ha la pretesa di governare le emozioni dall’alto ma si cala vivendole e poi sapendone separarsi, proprio come nel mito di Ulisse. Non è seduttivo, non assolve, sa ascoltare con tutto il corpo ed è pronto a separarsi dal suo paziente per mandarlo via, appena pronto, senza favorire dipendenze, né aspettative di reincontro: fa in modo che egli vada da solo verso il suo cammino esistenziale. Non ama le terapie lunghe perchè sa che c'è un tempo "critico" per il cambiamento (come nell'imprinting) oltre il quale si va nell'abitudine e nella dipendenza dalla terapia stessa.
Un bravo psicoterapeuta non cerca la tranquillità, il suo obbiettivo non è distaccarsi dalla vita e dalle scosse dure dell’esistenza. Lo psicoterapeuta deve essere costantemente “pronto ai mutamenti” come direbbe Goethe. Una “sana inquietudine” è il sale della vita ed il bravo terapeuta lo sa bene: diventa necessario, pertanto, che sia costantemente in contatto con le proprie emozioni , sentimenti ed il loro mutare, evitando di accomodarsi su certezze ed illusioni.
venerdì 22 luglio 2016
Le mie poesie........ Presenza
Sento la tua presenza ….
A volte muta, carezzevole, dolcemente in punta di piedi
sin dal primo momento, quando cercando un tuo sguardo
sentivo un’ombra da brivido lungo la schiena nel lato più
oscuro e misterioso del sentire umano .
La presenza del femminile arcaico che si muove in penombra
e penetra negli anfratti più reconditi dell’anima ,
le mie mani che sfiorano la tua pelle vellutata,
poi il sogno di un abbraccio intenso, profondo, vivo,
intrecciato e perso in una danza avvolgente e sensuale:
una danza cosmica intrisa di essenze di bosco
e di luci magiche di notti d’estate
Sento la tua presenza, lo stupore arcaico di un antico rito
che d’improvviso si svela nell’alchemico mistero della magia dell’incontro.
martedì 19 luglio 2016
Perchè si teme la tristezza?
Non scappiamo davanti alla tristezza quando ci viene a trovare......
Quando arriva la tristezza lasciamo che scenda, a colmare i nostri sensi, i ricordi, il buio del passato che si mescola agli umori di un presente sfocato ed incerto. Quando arriva la tristezza ricevi un regalo dalla vita,dalla vita del mondo, dal dolore dell'immenso, non è un prezzo da pagare, tutt'altro...è la vita che si scioglie nel caldo sapore della consapevolezza. Il passato è solo un fiume che scorre nel buio dell'anima
e fluisce in delicate e tenere immagini o di suoni che ti attraversano da regioni lontane dell'universo.... e l'amore diventa musica, il respiro alito della vita e l'abbraccio diventa cuore pulsante dell'universo.
Diventiamo seminatori di dignità .....
"Tutto il degrado che è fuori è anche dentro di noi, nella nostra anima collettiva. Diventiamo, quindi, seminatori di dignità, non di orgoglio, perchè solo la dignità è vicina all'essere e tocca l'anima profonda: l'orgoglio richiama fazioni, particolarismi ed è autocelebrativo. L'orgoglio te lo puoi anche dare, la dignità invece si coltiva per un'intera vita; essa risveglia la "coscienza", il respiro dell'anima e la libertà interiore".
lunedì 4 luglio 2016
Emozione è espressione , è qualcosa che preme per venir fuori
.
E' bastata una semplice provocazione ( a fin di bene ), dire ad una persona: metti un pò di sentimento in questo gesto che hai appena fatto e prova a sentire una differenza. La persona lo fà, ripete il gesto e sorpreso mi dice , ho la sensazione di aver percepito un senso, un valore ......strano davvero. Strano è un termine che spesso sta ad indicare una sensazione nuova mai provata prima in un dato contesto; era bastato a questa persona essere presente a se stesso nella gestualità per sentire l'espressione del suo movimento. E' l'espressione corporea e non il movimento tecnico , ginnico o meccanico-ripetitivo a produrre sentimento e creatività. Tutti si abbracciano, ma un vero abbraccio è un gesto d'amore così ricco, straordinario e inconfondibile che spesso fa paura ricevere. L'abbraccio è l'espressione caratteriale più completa di un individuo, c'è tutta la sua storia.
Un movimento corporeo senza emozionalità è meccanico, automatico (automatico non sta per spontaneo); nel misticismo, invece, il corpo è diviso a metà, la parte rivolta al cielo ( testa e collo) non riesce ad armonizzarsi con la parte bassa del corpo istintuale ed arcaica ( pancia - bacino- sessualità ). Armonizzare le energie di testa con quelle del bacino e delle gambe consente di essere persone vere, autentiche..
E' bastata una semplice provocazione ( a fin di bene ), dire ad una persona: metti un pò di sentimento in questo gesto che hai appena fatto e prova a sentire una differenza. La persona lo fà, ripete il gesto e sorpreso mi dice , ho la sensazione di aver percepito un senso, un valore ......strano davvero. Strano è un termine che spesso sta ad indicare una sensazione nuova mai provata prima in un dato contesto; era bastato a questa persona essere presente a se stesso nella gestualità per sentire l'espressione del suo movimento. E' l'espressione corporea e non il movimento tecnico , ginnico o meccanico-ripetitivo a produrre sentimento e creatività. Tutti si abbracciano, ma un vero abbraccio è un gesto d'amore così ricco, straordinario e inconfondibile che spesso fa paura ricevere. L'abbraccio è l'espressione caratteriale più completa di un individuo, c'è tutta la sua storia.
Un movimento corporeo senza emozionalità è meccanico, automatico (automatico non sta per spontaneo); nel misticismo, invece, il corpo è diviso a metà, la parte rivolta al cielo ( testa e collo) non riesce ad armonizzarsi con la parte bassa del corpo istintuale ed arcaica ( pancia - bacino- sessualità ). Armonizzare le energie di testa con quelle del bacino e delle gambe consente di essere persone vere, autentiche..
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