mercoledì 27 dicembre 2017

Frammenti d'infinito

Siamo solo minuscoli frammenti di un infinito mutevole animato da forze primordiali.
Non siamo noi, il nostro io, a condurre l'esistenza, siamo frammenti d'infinito. Pertanto le regole del vivere e dell'infinito non sono nostre ma appartengono ad un'universo senza tempo animato da forze ed energie primordiali in continuo movimento e tendenti ad una dimensione cosmica sovraordinata. Al fondo c'è comunque una natura animale fatta di istinti di aggressività, di bisogni e di emozioni: la rabbia, la paura, l'eros, l'amore , la gioia di vivere, la disperazione; insomma un mondo mutevole ed ingovernabile. Un grande abisso inconscio profondo che fonde insieme biologia e psiche, un mistero che rende impotente e disarmato il nostro fragile io razionale . Usciamo pertanto dalle identificazioni ed etichette che ci hanno appiccicato addosso e che ci hanno snaturato facendoci deviare dalla dimensione senza tempo, abbracciamo i colori immensi e vari della vita e usciamo dalle sfumature di solo grigio. Riprendiamoci la gioia di vivere del bambino e l'essenzialità della saggezza degli anziani. Non a caso vecchi e bambini vanno meravigliosamente d'accordo, 

mercoledì 20 dicembre 2017

Buon Natale 2017

Buon Natale a tutti i miei lettori ed amici che mi seguono affettuosamente. Un pensiero d'amore ai miei maestri di scuola e di vita che porto con gratitudine nel cuore: Federico Navarro - Alexander Lowen - Aldo Carotenuto.

lunedì 11 dicembre 2017

ANALISI PSICOSOMATICA DI UN SOGNO (Principio maschile e liberazione del femminile)



La sognatrice è ultra trentenne vive in famiglia dopo tentativi falliti di emancipazione per non sufficiente reddito di sostegno, come dice lei, o per ricatto affettivo-emotivo di una madre fredda, confusiva-pseudo accogliente, fagocitante con un padre periferico e surrogato da questa madre onnipotente, come emerge dalla sua storia anamnestica. Sogna al piano cucina della casa la mamma che cade a terra morta. Lei scende al piano di sotto , il luogo in cui si ritrova quotidianamente come cameretta singola in cui vive. Al piano giù trova un orso bianco che l'abbraccia e la stringe teneramente e la sognatrice prova emozioni nuove d'amore, di accoglienza e tenerezza mai vissute nelle precedenti relazioni con uomini freddi, duri e repressivi. Ma mentre prova queste emozioni qualcosa si trasforma nell'orso e le zampe accoglienti diventano morse letali , pericolose, sente minacciata la sua esistenza. Pensa ancora una volta, (nella vita) a come divincolarsi (da quella relazione mortale) e venirne fuori: pensa a cacciatori che possano liberarla disarmando l'orso (disarmarlo non ucciderlo). Straordinario sogno questo, importante per la "psicologia del femminile" imprigionata come personalità di fondo nel potere della "grande madre" rappresentato dall'orso che impedisce alla donna di poter realizzare la sua maturità e completezza perché trattenuta ancora dall'uroboros primordiale che continua a condizionare la capacità d'incontro col "principio maschile". L'uroboros nell'alchimia egizia è la figura del serpente raggomitolato su stesso foriero di forti energie di liberazione e crescita ma che si morde la coda chiuso in se stesso. Una madre che trattiene impedisce alla propria figlia di uscire dall'utero originario e di incontrare il principio maschile (v. Erich Neumann) per conquistare la completezza di se come donna e uscire dall'uroboros originario e aprire le porte alla liberazione -realizzazione di se stessa. Il mito della liberazione della prigioniera, che dovrebbe spettare alla "funzione paterna", ormai invalidata nella nostra cultura di super mamme, viene a mancare in questo contesto e sarà causa di tutti i fallimenti relazionali e di convivenza con un maschile visto ormai con paura e diffidenza. Il sogno ha avuto in questo caso una funzione di svelamento a livelli profondi e la sognatrice, in avanzato stadio di consapevolezza psicosomatica, ha aperto un nuovo spazio interiore di conoscenza e possibilità di poter riconoscere davvero l'incontro giusto col maschile che la porti fuori di casa e dall' uroboros originario ed incontrare finalmente Sophia, la donna nuova, matura e saggia. La base adulta e di completezza di una buona, sana relazione di convivenza e di coppia. 

martedì 5 dicembre 2017

ll post sex blues...



Il post sex blues è un pianto o, comunque, una profonda sensazione di tristezza e di vuoto interiore (una mancanza) che si ha dopo un rapporto sessuale. Molte donne lo provano anche se non ne parlano : mentre il maschio si gongola nella riuscita prestazione dell'atto sessuale o nel tormento di "dover fare di meglio". 
Una libertà senza sentimento, a mio parere crea un vuoto energetico profondo per cui il sesso diventa mera scarica senza investimento affettivo-emozionale: sostengo che questa è la base di una componente depressiva da incominciare a prendere seriamente in considerazione. La libertà tanto agognata di fare sesso con chiunque anche in assenza di una relazione affettiva, di un sano legame profondo, sta mostrando il suo limite. Viviamo il corpo in modalità separata, meccanicistica e narcisistica. Siamo nell'epoca del corpo vissuto come feticismo-narcisismo, ne ho già scritto spesso, è siamo inflazionati dal mito di Narciso: i disturbi narcisistici di personalità sono in continua crescita esponenziale. Reich più di un secolo fa aveva ammonito che l'unità funzionale mente-corpo non sono due entità separate che si influenzano tra loro, ma una sola entità vista da due versanti diversi. Il miracolo naturale dell'orgasmo può verificarsi solo da un atto d'amore di fusione ed unità completa di anima e corpo di due organismi che si amano davvero, l'energia tolta alla responsabilità affettiva, al riconoscimento dell'altro, diventa irrimediabilmente "vuoto depressivo".

venerdì 1 dicembre 2017

LA PSICOSOMATICA-PSICOTERAPIA CORPOREA

LA PSICOSOMATICA-PSICOTERAPIA CORPOREA con metodo misto di vegetoterapia carattero-analitica e bionenergetica OPERA iniziando dalla focalizzazione visiva per scaricare tensioni e blocchi a livello del bulbo oculare e del muscolo ciliare al fine di recuperare la capacità di "aprire gli occhi" sulla propria realtà interiore e sulla propria storia personale, recuperare il contatto umano autentico attraverso la luce degli occhi ( si sa gli occhi sono lo specchio dell'anima). Operiamo sul corpo con actings specifici sul vissuto pre-neonatale (sappiamo che al quinto mese di gravidanza il feto ha l'apparato uditivo perfettamente funzionante e pertanto inizia il primo profondo imprinting affettivo-relazionale, strutturale, di personalità) e sul sistema neurovegetativo: emozioni straordinarie pertanto, vengono cosi fuori attraverso la liberazione del respiro, con abreazioni di pianti di benessere, pianti di gioia, emozioni liberatorie e anche di sofferenza fetale. Si lavora spesso in coppia sul relazionarsi a livello corporeo con esercizi di gioco e d'incontro attraverso il contatto visivo, delle mani, dei piedi e del movimento del cinto pelvico per mobilizzare le gambe e le rotule delle gambe ( sede dell'autonomia psicologia adulta), per ritrovare l'armonia antica , la grazia che nel corso delle vicende biografiche di vita abbiamo relegato nel nostro passato. Obiettivo è "sentirsi vivi" ,come stato d'energia a cui tendere attraverso l'allargamento spontaneo del respiro, del movimento, la vibrazione ed il contatto neurovegetativo. Il lavoro corporeo continua poi con la verbalizzazione delle emozioni in gioco prendendo consapevolezza, qui ed ora, dell'assetto emozionale-energetico corporeo di ognuno in un clima di profondo benessere , di contatto psico corporeo autentico, con occhi lucidi, colorito roseo del viso e della pelle e espressioni scoppiettanti di risate giocose in un clima ludico e gioioso. 

mercoledì 29 novembre 2017

Va dove ti porta il cuore ma con "occhi aperti"

Va dove ti porta il cuore ma con "occhi aperti" se vuoi aprirti davvero all'avventura della vita…….
Auguri di cuore cara amica e collega che ti avvii entusiasta alla professione ed alla vita. Ora a gambe tremanti e batticuore aggiungi energeticamente "occhi e respiro diaframmatico come campo di consapevolezza", " per sapere dove sei e dove conduce il sentiero". Ora hai la responsabilità affettiva e professionale, anche davanti ai tuoi pazienti, di coordinare sempre gli “occhi con il cuore”, “il corpo con l’anima” per vivere presenti a se stessi ed al mondo nel quì ed ora, nel presente. Davanti a qualsiasi strada della vita non basta più chiedersi solo “questa strada ha un cuore”? Ma sentire il tuo campo energetico unificato di “Occhi-Cuore ed Istinto” per vivere appieno e senza conflitti la felicità, la realizzazione, la capacità d'ascolto ed il rispetto dell'altro. Essere ed esserci nel presente della vita per rispettare te stessa , i tuoi pazienti, la tua “salute emozionale”, la tua felicità. Questo è il miglior augurio che possa farti per vivere l'avventura della vita con amore, presenza e mai alla cieca . Ricordati ancora che "fai la terapeuta" non sei "la terapeuta". Un abbraccio profondo.

domenica 26 novembre 2017

L'amore è fiume che scorre


Riconoscere l'altro distinto da sè è saggezza, è la base per un vero incontro anche d'amore. Riconoscere l'altro che se ne va è riconoscere la propria individualità ed il proprio valore, non ci si sente abbandonati (come bambini), ma si apre un campo di consapevolezza adulta. Ciò che va via davvero sono i nostri attaccamenti, non l'amore! ma gli attaccamenti sono zavorre della personalità son pezzi di placenta attaccati addosso , "scorie metabolichedell'amore. Molti soffrono di mal d’amore perchè confondono le "scorie" con il vissuto d'amore. Di conseguenza aprono le porte alla regressione abbandonica infantile con l'inevitabile corteo di lagne, colpe ed accuse. L'amore è come fiume che scorre si confonde spesso con i detriti depositati sul suo fondo: gli attaccamenti regressivi non adulti.
L'amore è fiume che scorre! l'acqua che scorre è fluida in ogni istante, l'acqua passata è ferma e diventa invece stagno! l'amore è fiume, non stagno! Se non sei fiume fai diventare stagno qualsiasi cosa! Ogni amore che muore, ogni amore che nasce sono affluenti freschi e ricchi di linfa vitale nello stagno esistenziale, fa fiorire e illuminare l'universo. 

mercoledì 30 agosto 2017

Era di settembre....


Erano i giorni del ritorno al "lavoro usato" , ai legami inamovibili, alle atmosfere familiari cronicizzate, alle abitudini inveterate. Erano i giorni degli addii. E' la fine dell'estate , una volta s'incaricava un temporale per sanzionarla (oggi non si sa); erano tempi ancora ricchi di umanità, di speranza, d'ingenuità: si ritornava dalle vacanze felici o col pianto nel cuore, la fine o l'inizio di aspettative e delusioni. Le band musicali si sfasciavano per ricomporsi in nuovi gruppi e nuove prospettive professionali. Si apriva il mercato autunnale delle nuove opportunità e di nuovi amori, i saldi autunnali di quei rapporti scricchiolanti che non reggevano alla prova delle tempeste passionali, occasionali, estive. Era ed è ancora Settembre. 

martedì 22 agosto 2017

Amare, amarsi richiede coraggio...


Caro amico hai avuto coraggio! hai cambiato quel lavoro che ti fiaccava respiro e voglia di vivere. Un passo fondamentale per rompere il muro dell'impossibilità. Ora ti tocca , dopo aver eliminato gli ostacoli all'esistenza, costruire (riprenderti) la tua nuova identità, aprire una nuova via con un cuore perché oggi tu sai che ciò che è essenziale è invisibile agli occhi come dice il piccolo principe. Ma una via con un cuore (che non è la via del cuore) richiede ancora una volta il tuo coraggio. Ma non il coraggio della volontà, ma un coraggio più viscerale, più oscuro e profondo, che attinge all'energia interiore cosmica, che smuove oceani e maree, l'energia vitale creante e creativa che fa vibrare e pulsare l'anima . E' il momento del "coraggio dei naviganti" in acque sconosciute ma con la bussola della fiducia, del sentimento di sè e della speranza. 

lunedì 21 agosto 2017

Psicosomatica del funzionamento renale: il rene come organo bersaglio.


La funzione renale si concretizza nella capacità di filtrare. I reni, infatti, filtrano le sostanze liquide che assumiamo e scindono quelle utili da quelle velenose. Il disturbo sottolinea nei soggetti interessati una forte inconsapevolezza : l'incapacità esistenziale a trovare un equilibrio tra interno ed esterno, tra idealizzazione e realtà , tra bisogni di dipendenza rimossi e diffidenza. Il soggetto in effetti vive un mondo ideologico che confligge con i suoi reali bisogni e con il senso di realtà. Ci sono soggetti che vivono un' esistenza sociale e relazionale non definita, promiscua, senza una vera intimità. Fanno confusione tra ciò che è condiviso e ciò che è intimo, riservato e separato. In genere chi ne è affetto tende a nascondere la paura delle proprie vere emozioni: è dipendente e si racconta di esse autonomo e libero; è bisognoso ma vive come se fosse un distributore di benessere e felicità per altri negando così la propria solitudine; è pieno di rabbia e frustrazioni ma tende a negarsele mostrandosi con una maschera di saggezza. Conflitti relazionali ed incapacità a separare il rapporto affettivo intimo con i rapporti sociali ed amicali comportano disturbi di quest'organo. Non si riesce in sostanza a filtrare ciò che dipende da noi e ciò che dipende dagli altri. I calcoli renali simbolicamente rappresentano incrostazioni nella capacità di fluire, di affidarsi ,di accettare la propria dipendenza: ciò che deve essere eliminato forma un ostacolo al fluire della vita e costringe alla sua eliminazione.

lunedì 3 luglio 2017

Il lato oscuro della vita: al di là del bene e del male…..


Certo si può vivere una vita perfettamente quadrata, tutto alla luce del sole, rapporti certi ed affidabili, una famiglia ben organizzata ed efficiente, situazione economica soddisfacente della serie "non ci facciamo mancare nulla". Pur tuttavia una vita perfetta non è così perfetta come possa sembrare. Quante volte abbiamo sentito dire "era tutto così perfetto, come immaginavo, come volevo, ora non riesco a credere ai miei occhi" . Si stigmatizza così la fine di un'illusione. Certo, una vita perfetta richiama un pò l'immagine del "paradiso terrestre" ma spesso dimentichiamo che siamo stati cacciati da quel paradiso perchè il nostro destino è nascere , abbandonare i luoghi protetti ed entrare nella vita, nel mondo. Il grembo materno è il luogo simbolico per eccellenza del paradiso terrestre, ma dimentichiamo però che è solo un luogo di passaggio che ci prepara all'espulsione verso il mondo , l'esistenza. Nascere e vivere, fare il nostro percorso esistenziale, seguire il proprio processo d'individuazione hanno una meta fondamentale: armonizzare gli opposti dentro noi e integrare il nostro "lato oscuro", mettere insieme ciò che usualmente viene definito il bene ed il male. Ecco allora che uno sconosciuto/a, un intruso d'improvviso farsi largo in una dimensione di quiete in un menage scontato, abitudinario, come in un "meriggiare pallido e assorto" (direbbe Montale) e sconvolge gli assetti stabilizzati, spesso staticizzati. Non è questo un accidente della vita! è invece la vita stessa che entra in scena potentemente. Allora? occorre un salto quantico di mentalità e valori. Entriamo finalmente nell'esperienza dell'esistenza: ciò che ci sembrava il male, il cattivo viene a metterci in asse rispetto alla vita ed al flusso energetico imprevedibile proprio sconvolgendo l'assetto scontato ed abitudinario.

venerdì 9 giugno 2017

Energia e fiume della vita...

Molti hanno paura di essere fiume e si riducono ad esserne i detriti che si depositano sul fondo. 
I detriti del fiume, come certi legami, si solidificano nel tempo comportando però un grosso effetto collaterale: l'esondazione del fiume stesso.

sabato 27 maggio 2017

L'eros, l'energia primordiale è la fiamma vera che alimenta l'amore......


Se l'altro è perfetto ma il suo odore è respingente è un grave errore dire che questa è una "cosa superabile e di poca importanza". La domanda da farsi subito in una relazione d'amore è: questa storia come mi fa sentire nel profondo? Quanta energia ed entusiasmo mi suscita dentro, mi sento più vicino al mio nucleo vitale o l'altro mi crea già da subito conflitti e disturbi psicofisici?
Un buon rapporto d'amore ha una caratteristica fondamentale: fa stare bene!
Aumenta il livello energetico dei partners e del sistema coppia;
Cresce uniformemente lo stato di benessere psicofisico e spariscono i sintomi psicosomatici;
Migliora enormemente la capacità lavorativa e la passione professionale tendente alla realizzazione di se stessi;
Nasce un pizzico di magia nell'esistenza e le difficoltà suscitano un sentimento di possibilità, di rinnovamento e di progettualità esistenziale fluida, non mentale;
Cresce l'entusiasmo per la vita e si diventa più luminosi, radiosi ,più belli nel corpo e nella mente;
Aumenta la capacità respiratoria ed emozionale ampliando il pensiero, non il pensarsi addosso, la percezione corporea e la sensibilità al rispetto verso la natura e la bellezza;
All'amore non interessano gli status socioeconomici , l'altro è compatibile se già completo come persona che incontra la completezza dell'altro, non l'appoggio compensativo;
L'eros è il perno fondamentale di una relazione, è l'energia che spinge alla vibrazione, alla pulsazione vitale e dà legittimazione all'istinto ed alla spiritualità. Pertanto il cosiddetto "buon partito" in amore è la premessa al fallimento, l'amore non cerca convenienze e buoni partiti, perché si potrebbe anche avere il meglio, sentirsi fortunati e poi d'improvviso scivolare nella disillusione e nella delusione depressiva 

domenica 21 maggio 2017

La patologia aggiornata del Blue Whale. Un mondo privo d'amore...


Blue whale game è la tragica conseguenza di un modo depressivo di percepire l'esistenza. Viviamo in un'epoca di progressiva svalutazione del maternage e dell'evaporazione della funzione paterna. Vi è una confusione endemica in circolazione: una vera e propria crisi profonda d'identità, di strutturazione della personalità e di confusioni di valori imposti dalla manipolazione di un sistema economico-politico-ideologico che inventa valori in contrasto con la nostra natura -essenza vitale. Madri approssimative, spesso inventate e sostituite da figure che possono essere di un qualsiasi ibrido inducono la convinzione onnipotente, spacciata per evoluzione-cambiamento, che possiamo con la mente e l'ideologia mutare ciò che la natura ci ha donato. Stiamo devastando il pianeta , deformando il clima in nome del progresso, stravolgendo l'identità di Madre-Terra vi meravigliate che stanno distruggendo l'identità delle personalità attraverso l'abbassamento delle difese immunitarie in modo sempre più massiccio? Le malattie ci dicono il livello del degrado umano che stiamo raggiungendo. Il blue Whale è mancanza d'identità, è depressione, è vuoto di valori naturali rimpiazzati con valori ideologici. Il morire come riscatto rispetto ad una esistenza spenta già nell'anima. Genitori che spesso, sono gli ultimi ad accorgersi dei disastri psico-emozionali dei propri figli. La gioia di vivere è un sentimento-emozione che nasce agli albori dell'esistenza quando l'accettazione di un neonato e l'accoglimento acquista valore di fondo, amore, anima, energia vitale. Quando nutrimento e calore diventano esempio e modello di forza delle relazioni e del sistema immunitario. Incapacità d'amare, dipendenza dei genitori dai figli (si, ora sono i genitori dipendenti dai loro figli), figli spesso messi su un altare e glorificati anche nelle loro nefandezze, figli addestrati ad ignorare l'autorità e l'autorevolezza, vuoto esistenziale caratterizzato dalla mancanza d'identità affettiva, mancanza di presenza e soprattutto assenza di padri o presenza di padri che ammiccano alla abolizione dei confini generazionali ed alla manipolazione dei giovani. Giovani a cui spesso si da tanto, troppo e cose inutili, un benessere apparente , ammiccano ad una felicità di facciata centrata sul possesso ma con la morte nell'anima. 

venerdì 19 maggio 2017

Il fascino primordiale del femminile e l'anima.....


Il suo lato oscuro, l'incedere sobrio ed elegante, il suo tacco che ritma con passo deciso ma sinuoso ed avvolgente, segna una inquietudine dolce ed erotica che solo l'anima, il femminile archetipico può esprimere ed espandere per l'aria con un profumo esistenziale che lascia intorno a se magia ed incanto. Fascino e mistero nell'oscurità, verso l'ignoto, la notte più fonda negli abissi dell'inconscio collettivo prepara l'atmosfera lunare, l'influsso delle maree , rende fertile la terra, mette magia nell'esistenza, stimola l'ispirazione di scrittori, poeti ed artisti crea lo spazio musicale e la sequenza melodica delle note destinata a circolare nelle molecole dell'anima collettiva, dell'anima mundi. .Si palesa a tratti attraverso le moine di un gatto nero ed inquietante sotto un cielo finemente stellato ed una luna che avvolge col suo bagliore le creature sotterranee che popolano i nostri sogni. Cogliamo la Dea che si manifesta in lei, lasciamola svolgere il suo compito che va verso l'armonia dell'universo e la saggezza umana. 

martedì 2 maggio 2017

Psicologia dell'essere e Psicologia dello sforzo...


Lo sforzo viene dalla mente, la creatività dall' energia profonda dell'essere. Diceva Jung : ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato.
"La maggior parte delle persone basa la propria esistenza sull'idea dello sforzo. Ogni volta che entriamo nello sforzo facciamo violenza alla nostra energia profonda. Lo sforzo funziona nell'ottica dell'avere , ma la vita funziona con le leggi dell'essere". 
La Psicologia dello sforzo mitizza il concetto di resilienza come se la nostra vita fosse un continuo far fronte a disastri ed emergenze. La vita non fa sforzi, scorre naturalmente come fiume, a volte placido, a volte in piena. 

lunedì 17 aprile 2017

Incontrarsi negli occhi

L'incontro negli occhi, un "lampo", "un guizzo" e avviene qualcosa, qualcosa che ci smuove nel profondo ancora non consapevole". Guardare con fissità una persona è perderla di vista, lo sguardo deve essere breve, mobile e flessibile per incontrare l'anima attraverso gli occhi: gli occhi sono lo specchio dell'anima. 

martedì 11 aprile 2017

L'insaziabilità in amore.


Avere un bisogno esasperato dell'altro/a non è amore.L'amore ha le sue pause come il respiro, come la musica , la musica senza le pause non esisterebbe! Appagamento è pausa con la pienezza d'amore nell'anima e nel corpo: l'altro c'è è lì con te. E' distruttivo e soffocante incollarsi come affamati. La fame d'amore sta nella nostra storia personale e non si placa divorando l'altro. Amare esageratamente ( che amore non è) vuol dire travolgere l'altro, per cui l'amore diventa tossico. Non riuscire a svincolarsi da una storia “tossica”, da una persona che magari ci fa soffrire, che non ci fa sentire amati abbastanza assume così le sembianze e la funzione di una droga, fa male ma non riusciamo a “smettere” di assumerla. Esattamente come una droga, si cerca costantemente e disperatamente la “dose” di amore malato e con l'ossessione di non averne la disponibilità quotidiana necessaria e sufficiente. 

martedì 4 aprile 2017

Quell'interminabile chiacchiericcio-inciucio interiore che ci rovina l'esistenza e ci porta a scelte sbagliate...


Il mondo come costrutto sociale viene mantenuto da ogni essere umano attraverso la principale attività della mente: il pensiero. Ogni persona è “vittima” di un continuo, incessante e difficilmente controllabile flusso di pensieri, "il dialogo interiore".Fermare il dialogo interiore è l’aspetto preliminare del vedere. Fermare il dialogo interiore significa fermare il mondo. Attraverso il silenzio interiore il mondo così come lo conosciamo cessa di esistere di fronte alla nostra percezione e appare come veramente è: "pura energia" , non rimuginazioni e cose già dette da voci genitoriali e culturali. Carlos Castaneda

mercoledì 29 marzo 2017

Dipendenze e sindrome del gregge


La dipendenza psico-emozionale è qualcosa che impercettibilmente s'insinua nelle persone che legittimamente cercano aiuto in momenti esistenziali difficili o dolorosi della vita. Aderire ad un credo, ad un capo, ad una setta, ad una figura cosiddetta carismatica diventa un irresistibile bisogno per chi ha necessità di configurazione d'identità. Ma, al di là delle macroscopiche forme di dipendenza smaccata esistono altre più sottili, silenti e mascherate, anche professionalmente, da inconsapevolezza e non di rado anche da malafede. Il mio invito è da sempre questo, "quando state in una comunità, o in un gruppo, qualsiasi finalità esso abbia (i più confusivi sono quelli a sfondo filantropico), fate attenzione al fenomeno del voler restare troppo insieme, dall'evitare momenti di personale distanza dal contesto, il cercarsi ripetutamente al di fuori della finalità pratica dell’associazione stessa. Arginate l'invasione ideologica di guru, profeti, professionisti che hanno bisogno di adepti più che di clienti o pazienti. Fate caso, ad esempio, se certe terapie sono troppo lunghe, se certi professionisti al di là dell'ambito professionale cercano coinvolgimenti nella sfera privata dei propri utenti praticando frequentazioni assolutamente devastanti sul piano della crescita e dell’evoluzione della personalità. Attenzione alla pratica di gruppo di principi tendenti alla omologazione, o all'assolutismo idealistico o ideologico. Quando si entra in un gregge è poi davvero difficile uscire dalla dipendenza e dalla inconsapevolezza.

sabato 18 marzo 2017

La funzione del padre ....questo sconosciuto, in tempi di confusioni identitarie......


La funzione del padre ....questo sconosciuto, in tempi di confusioni identitarie......
Il compito archetipico assegnato alla funzione maschile paterna è fondamentalmente quello di indirizzare i figli verso la vita, il mondo, una volta che questi abbiano abbondantemente sperimentato l'accoglimento,la nutrizione e la protezione materna. Grazie ad una buona, efficace ed amorevole presenza attiva del principio maschile paterno i figli possono così uscire dalla dolce dipendenza e poter sperimentare l'autonomia, la responsabilità e le esperienze della vita. Pertanto un vero padre non può essere un vice mamma nè il figlio aggiuntivo della famiglia..
Diamo valore, oggi più che mai, alla funzione del padre ed al ruolo dei nonni nell'equilibrio affettivo delle famiglie, per una crescita armonica e per una fiducia di base nella vita dei nostri cuccioli umani
.

L'amore e l'anima


A te che ostinatamente non dai retta al tuo cuore, sei testarda, orgogliosa e pensi di risolvere con gli artifici della mente il tuo bisogno d'amore. A te che fa paura svincolarti dalla cultura del clan e cerchi invano vie di fuga verso l'amore favorendo l'approvazione sociale e familiare per un vivere quieto e riconosciuto dal canone culturale collettivo. A te che soffri e ti ammali perchè hai scoperto che la via dell'amore non è affatto una via comoda, ma che spesso l'amore, a dispetto, fiorisce là dove comunemente la gente non immagina sia possibile. L'amore si fa spesso beffe di valori consolidati e riconosciuti , del buonsenso sociale, delle differenze d'età, delle convenienze e delle cosiddette buone posizioni economiche. L'amore vive delle leggi della vita, nella gioia e nel dolore: chi tenta di mettersi al riparo verrà prima o poi stanato dal suo bunker esistenziale e condannato a vivere una vita sicura sì, ma nell'infelicità e nel rimpianto.

giovedì 9 marzo 2017

All'uomo che non accetta la separazione per paura di vedere se stesso.......


Se la tua donna è andata via da te rispettala! Quando muore l'eros in una storia d'amore muore l'essenza stessa del rapporto. Molti uomini che non riescono a coltivare la relazione erotica sviluppano la cosiddetta sindrome " spiegazionista-negazionista (un termine che ho coniato ad hoc).
La sindrome spiegazionista-negazionista è tipica dell'uomo rigido che non riesce ad accettare che la sua donna è 
andata via per mancanza di eros. L'eros non è il sesso sic et simpliciter (ma da vita energia e nutrimento alla sessualità) ; l'eros è un'energia (anche cosmica), è un sentire che caratterizza l'essenza della vera relazione amorosa. L'eros proviene dalle zone profonde dell'anima dal senza tempo: è alla base dell'arte , della creatività, della poesia,dell'espressione emozionale profonda dell'essere umano, è un'energia , dunque, non un costrutto mentale da "spiegare". L'eros è un modo straordinario di sentire l'esistenza e si rispecchia in ogni piccolo gesto quotidiano, l'eros se ce l'hai bene altrimenti non te lo puoi inventare. L'eros non arriva con i ragionamenti, non si esprime attraverso spiegazioni, il "parliamone" non ha mai riattivato un amore spento senza la scintilla erotica. Gli uomini che vogliono a tutti i costi spiegare l'amore che non c'è, fanno un danno grave a se stessi ed alla compagna. Il danno più grave però lo fanno a se stessi con il "negazionismo" . Negazionismo è non prendere atto che nella fine di una relazione, in particolare quando l'altro va via, c'è da riconoscere che cosa di noi stessi non ha funzionato e andare a farsi anche umilmente aiutare nelle sedi adatte. Il negazionista tenta di dare la colpa all'altro per non vedere il suo problema con l'eros. In più egli tormenta la sua ex donna con la logica delle spiegazioni; pensa che spiegando possa ottenere ciò che viene dalla vita, dall'energia vitale. Lo spiegazionista in fondo , non lo sa, mette in primo piano solo se stesso, pensa che la sua donna non troverà mai nessuno che l'amerà come ama lui, si sente un dispensatore di amore superiore. Peccato che non riesca a vedere la cosa più importante : che la sua donna non lo vuole e non l'ama più. 

Il senso delle cose.....


Il "senso" non è "il perchè delle cose". Un perchè (anche fasullo) la mente ci mette poco a trovarlo, e se non lo trova lo inventa. Il senso è spesso inesplicabile perchè richiede una comprensione non mentale. Il senso a volte si annida nelle nostre parti piu oscure e nel mistero dell'esistenza. A volte si annuncia con una sottile sensazione nel cuore del respiro, nel silenzio e si fa spazio insinuandosi impercettibilmente tra le pareti dell'interiorità. 

mercoledì 8 marzo 2017

Il corpo è il tempio dell'anima: A margine della festa dell'otto marzo .....

Il corpo è il tempio dell'anima: A margine della festa dell'otto marzo .....: Il femminile del mondo, la dimensione del femminile dentro noi, la nostra anima, è qualcosa che va coltivato giorno dopo giorno. Non serve r...

A margine della festa dell'otto marzo .....


Il femminile del mondo, la dimensione del femminile dentro noi, la nostra anima, è qualcosa che va coltivato giorno dopo giorno. Non serve retorica, nè festeggiamenti e nemmeno distruggere alberi di mimose. Coltivare il femminile dentro noi maschi è "completarsi". Essere sè stessi completi è la condizione essenziale per far nascere un buon rapporto d'amore: è l'unica via perchè l'altro/a ci possa amare in modo maturo, adulto, complementare e non compensativo. Il cosiddetto "macho", polarizzato su una asfittica e rigida identità non tollera la dimensione femminile dentro sé perché teme la sua omosessualità: identifica il sentire femminile come qualcosa di fragile, di contaminante, di pericoloso e coltiva il suo corpo allo stesso modo su uno sfondo misogino. La violenza sulle donne, lo stalking, i rapporti tossici, proliferano proprio su questo substrato di paura e misoginia. Nel violento c'è un bambino possessivo e frustrato che cerca accudimento esclusivo-totalizzante e nello stesso tempo, non accettando questa dipendenza infantile, odia se stesso e la sua donna che deve essere sempre "al suo servizio" totale con l'alea della punizione incombente. Nel violento c'è la paura di essere contaminato dall'amore, di "arrendersi" senza identificarsi con la sconfitta, di accettare la propria parte femminile interiore senza sentirsi defraudato del suo principio maschile. La parità tra i sessi si coltiva cambiando se stessi non cambiando l'altro. Spesso consiglio di accogliere ed accettare una pianta regalata da una donna, anche amica, una persona che ci attrae particolarmente per le sue qualità femminili che ci affascinano e essere attenti quotidianamente, mentre cresce e sboccia, a coltivarla con attenzione e dedizione. Così coltiviamo la Dea che è in noi, perchè possa continuamente fiorire questa dimensione inconscia di conoscenza che è alla base della vita stessa e che fa partorire nella nostra anima arte, creatività ed intelligenza emozionale.

martedì 7 marzo 2017

8 /Marzo/ 2017

Anche oggi "come tutti i giorni" da questa bacheca facciamo omaggio alla dimensione del femminile, dalla madre terra all'anima mundi 
......Omaggio al "femminile" in tempi di "confusione identitaria".......8 /Marzo/ 2017
C'è una dimensione dell'Essere in cui la vita assume una qualità ed una connotazione di sublime bellezza, dove l' attenzione viene data al fluire della vita ed al suo nutrimento, alla leggerezza, alla giocosità, all'accoglimento, al fascino ed al mistero, alla magia della luna nella notte stellata, alla creatività, ai colori della natura ed al buio più profondo della notte. E' il mondo senzatempo del femminile che attraversa il pianeta, dalla terra umida e fertile, agli oceani, alle maree, alla luna solcando le vie dell'anima. 

martedì 28 febbraio 2017

Libertà e vuoto interiore......


Per ampliare il proprio spazio di libertà è necessario fare vuoto dentro di sè. La struttura di ogni sistema vivente deve essere leggera, flessibile e adattiva necessarie per consentire di mantenere le condizioni ottimali e sane del funzionamento dell'energia vitale e poter scambiare energia-materia con l'ambiente. Pesante è tutto ciò che da mentale tende ad imporsi modificando marcatamente il flusso naturale dell'energia. I precetti, i divieti , la morale, gli insegnamenti che spesso non si accordano con le leggi naturali di funzionamento del processo vitale tendono ad irrigidire il sistema vivente-uomo, ad appesantirlo bloccando la percezione ed il contatto. La libertà è mantenere i parametri ecologici di esistenza di un sistema. Se ad esempio, per assurdo, ti viene insegnato che controllare il respiro è importante per mantenere il self control e quindi un valore ritenuto precettizio, ti può accadere che il sistema vada in dissipazione energetica e può quindi depauperarsi ed ammalarsi. Sarai così un ottimo ma infelice cittadino ben controllato che troverà difficoltà a vivere le emozioni e la capacità di abbandonarsi alla gioia di vivere.

lunedì 27 febbraio 2017

La sensibilità....


Le cartomanti, gli oroscopari, i lettori di mano iniziano spesso dicendo al cliente : lei è una persona molto sensibile. Anche le aspiranti veline o miss tendono a sottolineare di essere "donne sensibili" ( forse per annacquare l'immagine di banalità e di strumentalizzazione di cui sono oggetto).
Essere sensibili non vuol dire essere pronti a soffrire, o sentirsi vittime, o commuoversi, fare i sofferenti in amore o rispondere immediatatamente ai bisogni, spesso tiranneggianti, di qualcuno, o farsi travolgere dalle lamentele pattumiera di chi impietoso scambia l'essere ascoltati con il riempimento del sacchetto dei rifiuti. Nella sensibilità vera ci sono i confini del nostro sè psicocorporeo, differenziato e separato dai confini con l'altro. Sensibilità è soprattutto essere empatici, flessibili e umili. Essere rispettosi "dell'altro e di se stessi"; avvertire la presenza dell'altro col suo bagaglio di sofferenza ma anche di gioie, (chissa perchè si è più propensi a prendersi i dolori che le gioie degli altri) senza farci sommergere e senza cadere nel giudizio. Essere presenti quindi è quella sensibilità che ci consente di essere con l'altro senza farci travolgere o identificarci; senza farsi manipolare dai suoi egoismi, ed è l'unica condizione per poter essere veramente e sinceramente d'aiuto. 

sabato 25 febbraio 2017

L'amore non può essere uno stato solipsistico....


Ci si ama in due, se dentro te coltivi una fantasia, un'illusione su un altro che non c'è non chiamarlo amore, fai un torto a te stesso. L'amore è un campo di energia straordinario che si alimenta di presenza , di essere ed esserci. Se l'altro non c'è, è andato via o è cambiato, rispettalo!, non giudicare, non sentirti onnipotente pensando che il tuo amore sia salvifico, non dare colpe: servirebbe solo a distrarti da te stesso, da te che hai bisogno di ri-conoscerti e cambiare. Se rincorri ancora chi non c'è più, chi è andato via, sappi che stai vivendo nel passato, l'amore non vive di passato ma si nutre di meraviglioso presente in un continuum psico-corporeo-energetico vitale. 

martedì 14 febbraio 2017

Ancora sull'amore e la nevrosi....

.
Spesso chiamiamo amore un incontro di nevrosi, piuttosto che un incontro di anime. Aspettative, richieste, bisogni dell’uno e dell’altro finiscono per sostituirsi all'emozione d'amore . Spesso, in un rapporto d’amore, chiediamo all'altro di colmare il nostro vuoto o di soddisfare i nostri bisogni frustrati e riusciamo in maniera perversa ad essere credibili, ingannando noi stessi e l’altro con maschere e corazze che ci chiudono in monologhi o dialoghi interni. In amore, spesso, ognuno se la canta e se la suona da solo, alla fine poi,diamo sempre la colpa a lui o lei. Insomma, domina incontrastata l'inconsapevolezza: al primo incontro con la persona da cui siamo attratti scattano inconsapevolmente le proiezioni ed i bisogni di ognuno sull'altro. E' così che si ripete un vecchio copione.
In realtà cosa cerchiamo attraverso l’amore?
L’amore dovrebbe dovrebbe essere un incontro, piuttosto che una richiesta, dovrebbe poter nascere dalla gioia, piuttosto che dalla frustrazione. Essere in contatto con se stessi non con l'immagine di sè: il corpo è pronto per amare , per accogliere, se ami, non è ambivalente , non fa voto di scambio.

Diciamo qualcosa sulle bugie... cosa c'è dietro la bugia?


Molti su FB si lamentano delle bugie nel rapporto di coppia e si crucciano come bambini per averle subite. Dico a costoro, c'è bisogno di una bugia per capire la fine di un rapporto? e chi ci dice che una bugia sia la fine di un rapporto? Ho visto persone che non si dicevano bugie ma non per questo erano felici e innamorate. Vediamo cos'è questa bugia che si teme così tanto. Cosa c'è dietro la bugia?
Diciamo intanto che la bugia nasce nel rapporto primario familiare tra adulti e bambini, genitori e figli. Il presupposto è che i bambini debbano essere trasparenti, nascondere nulla e che gli adulti debbano sapere tutto di loro. Certo il vantaggio è quello che i genitori assumono un pieno controllo sulla vita dei loro bambini e poter intervenire o interferire nei loro comportamenti, lo scopo sarebbe cmq "educativo". Poi da adolescenti si chiede loro di essere trasparenti a scopo sempre educativo, perchè gli adulti genitori sappiano tutto per poterli controllare ed intervenire-interferire nei loro comportamenti. Molte mamme e papà hanno poi la pretesa di diventare amici dei loro figli e quindi "dobbiamo confidarci tutto, dirci tutto e niente bugie", ancora una volta si chiede l'ennesima trasparenza esistenziale. Poi arriva la fidanzatina pilotata nel sistema familiare che propone l'ennesimo: "amore dobbiamo dirci tutto , voglio sapere tutto di te anche del tuo passato "niente bugie". Poi si arriva al matrimonio , ancora trasparenza , dobbiamo dirci tutto, voglio sapere tutto del tuo passato! Ahimè sono gelosa di quella donna che hai amato prima di me, come ti sei permesso? mi dici solo bugie! E così , bambini a vita!
L'adulto non ha il problema della bugia, la persona adulta è responsabile e qualsiasi cosa faccia è sotto sua responsabilità.La persona adulta sa che ogni uomo ed ogni donna ha il diritto di avere un suo angolo segreto inviolabile ed intoccabile, anche nei grandi amori. L'adulto sa che il lato ombra delle persone ci mantiene innamorati e suscita emozioni profonde perchè collegate alle profondità dell'anima. Perdersi il mistero del fascino e dello sconosciuto che alberga in noi vuol dire disabituarsi all'amore ed al rispetto per l'altro. Amare è non chiamare più bugia quello che nell'altro va rispettato come lato profondo e misterioso della sua personalità, quel luogo dell'eros che mantiene viva la relazione e l'eros sfidando il tempo. La trasparenza è noia, le donne hanno molto da insegnare agli uomini sull'archetipo della luna, sul fascino femminile delle atmosfere notturne dove luce e trasparenza disturbano e rendono banale ed infantile l'emozione dell'amore e l'eros dell'anima. 

domenica 12 febbraio 2017

La vera intelligenza è armonia, equilibrio emozionale ed intellettivo, è sentire non capire. L'intelligenza della vita è emozionale non mentale.


In una ormai superata visione dell'esistenza la mente veniva concepita come struttura apicale al vertice di una piramide alla cui base si trovavano funzioni inferiori quali l'emozione ed il sentimento. 
Da una visione della personalità umana in cui la mente occupava l'apice, il vertice di una struttura segmentata, siamo passati oggi ad una visione piramidale rovesciata. La mente non ha più questo primato, non solo, ma "mente oggi non s'identifica più con intelligenza". Non è, purtroppo, questa la sede, né lo spazio adatto per illustrare compiutamente questo passaggio importante per la conoscenza e la salute umana . Oggi stupido è chi non è dotato di intelligenza emozionale: lo sono molti intellettuali bravissimi a concettualizzare ma incapaci a vivere le relazioni, la sessualità, la propria autonomia, la capacità di affrontare la vita con immediatezza e spontaneità senza perdersi nella logica astratta, chi manca d'intuito (che non è funzione mentale) alla soluzione di problemi esistenziali, la capacità pratica nel vivere quotidiano. L'arte non nasce dalla intelligenza del dubbio, non nasce dai concetti mentali, non nasce dall'intelligenza cognitiva. Ancora, la parola, il linguaggio letterario è poesia solo quando è filtrato dall'intelligenza emozionale. La musica, l'arte, "la creatività”, le grandi espressioni dell'umanità nascono da un'intelligenza profonda emozionale, analogica e spesso illogica. Le buone relazioni d’amore non passano per concetti, parole ed intelligenza mentale ma per altre vie ed altre intelligenze. C'è ancora oggi chi crede che emozione equivalga ad instabilità malata, a malessere nevrotico , mentre, logica equivale a stabilità e personalità: niente di più falso e banale. Il malessere è il frutto della disarmonia interiore spesso causata dalle interferenze edinferenze della mente sui processi naturali. La capacità d’amare è nemica di chiacchiere, ragionamenti concetti, parole e culturismi vari. Ecco perché viviamo nell'incapacità a vivere e d’amare, nella violenza, nell'impotenza e continuiamo a confondere la razionalità con la ragionevolezza. 

mercoledì 8 febbraio 2017

L'eros.......


L'eros immaturo in un uomo assume due inevitabili direzioni: l'amore pretenzioso dell'uomo figlio e l'amore protettivo dell'uomo paterno. In entrambi casi la scintilla erotica non può mai accendersi. Alla fine inevitabile della relazione l'uomo padre ha la presunzione, da deluso, di aver amato una donna irriconoscente. L'uomo figlio, invece, di aver avuto una donna che non l'ha mai capito. L'uomo erotico feconda il rapporto d'amore nell'anima e vive d'intensità emozionale-relazionale dinamica, creativa, evolutiva. L'amore maturo, non è simbiotico , favorisce la realizzazione delle due personalità nell'essere..insieme. 

Pensierino d'amore


L'amore autentico, nato dall'eros dell'anima, infrange tutte le regole dell'omertà esistenziale. Sfida pregiudizi e luoghi comuni, sistemi di vita ammuffiti e l'appiattimento dell'energia vitale, non è per tutti. L'amore non vive nell'acqua stagnante ma nel fiume della vita che scorre verso il grande oceano cosmico. Per questo l'amore è solo per coraggiosi.

sabato 4 febbraio 2017

Il cammino del guerriero

Il "cammino" non è mai un cammino razionale o fatto di obiettivi ragionati. Il cammino è una forza potente che spinge ed apre il tuo sentiero, soprattutto quando la tua mente, intrisa dalle voci genitoriali e dal buonsenso comune si oppone , ti manda in conflitto, ti fa soffrire e blocca il tuo percorso scelto dall'anima. Spesso chiamiamo libertà l'abbandono del proprio cammino: ma è solo un'illusione della mente. Il tuo cammino è nato nell'anima dell'universo se lo riconosci. Se ti unisci al tuo cammino scoprirai ,come dice Coelho, che tutto l'universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio. 

sabato 28 gennaio 2017

Ciò che fa davvero paura del tradimento...


Tradimento non è tradire il proprio o la propria compagna ciò è banale, viene chiamato volgarmente "fare le corna". Tradimento, invece, è abbandonare il progetto esistenziale in cui non credi più o che vivi come limitazione alla tua evoluzione, alla tua vita ed alla tua identità. Ci vuole coraggio e scelte vere. Il far le corna è un falso cambiamento, lascia tutto uguale, come prima, nella noia esistenziale priva d'amore e denota incapacità a vivere con pienezza ed autenticità la vita. 

lunedì 23 gennaio 2017

Il dolore nelle separazioni


I rapporti nati male nascono da un equivoco spesso non riconosciuto. Succede quando si passa da un rapporto ad un altro senza aver elaborato il distacco ed il lutto che inevitabilmente si attraversano nelle fasi di separazione. Si pensa di saltare il dolore della separazione e la necessaria fase successiva di solitudine riempiendo immediatamente il necessario vuoto interiore imbarcandosi in una nuova relazione. Ogni persona da cui ci separiamo, da un rapporto intenso, rappresenta un nostro vissuto personale emozionale-affettivo-sessuale profondo che impregna la personalità. I vissuti affettivi relazionali sono come pezzi di placenta incollati da cui occorre liberarsi per mettere il cuore in libertà e disponibilità, in grado di respirare un nuovo amore, di aprirsi e di donarsi con fiducia. Ricondurre a se stessi ed elaborare la propria esperienza emotiva affettiva diventa dunque indispensabile per operare una buona separazione e sciogliere le ambivalenze. Non si può amare davvero una persona se pezzi di noi sono rimasti incollati ad una precedente relazione. Non siamo in grado di amare una persona nuova se quella separazione non ci ha insegnato nulla di come siamo fatti noi senza dar colpe all'altro. Capita spesso di sentire persone che tentano di mettere insieme l'impossibile: la nuova storia ed il bisogno di continuare in qualche modo l'atmosfera d'intimità con l'ex partner. Ed ecco che vivendo le relazioni nell'ambiguità, nell'ambivalenza il corpo s'incarica di fare chiarezza sparando un corteo di sintomi , malesseri fisici e disagi esistenziali difficili da affrontare. Certo è facile dare la colpa allo stress, al lavoro all'ambiente ma ricordiamoci di una cosa importantissima: quando c'è amore in una coppia sintomi e disagi non compaiono e tutte le difficoltà della vita vengono brillantemente superate dalla energia che quella relazione produce. Un rapporto non chiaro, con sotterfugi, nato sull'ambiguità prima o poi porta a seri disturbi psicosomatici, alla confusione esistenziale alla mancanza d'amore ad vitam. 

Psicosomatica dell'orgasmo ......questo sconosciuto spesso mistificato che la medicina ignora.


L'orgasmo non s'identifica con un "acme di piacere", né con l'eiaculazione.
La funzione dell'orgasmo presuppone la "Potenza Orgastica" cosa sconosciuta alla medicina. La potenza orgastica è la "capacità d'amare" di un organismo vivente, presuppone un organismo libero dai blocchi energetici distribuiti su sette livelli o distretti corporei scoperti da W. Reich. L'orgasmo è una convulsione-vibrazione energetica dell'intero organismo: è il prodotto della capacità degli occhi di riconoscere ed accettare con amore il partner, del collo che abbandona la presunzione, diventa umile e si concede senza giudizi, di un cuore capace di battere d'emozione, di un diaframma che collega la parte superiore del corpo con quella addominale-pelvica istintiva e viscerale per essere completi e non amare a metà.
I blocchi energetici radicati in sette livelli del corpo impediscono alla energia vitale di investire unitariamente l'asse che da occhi-diaframma e pelvi convoglia la "potenza orgastica" ai genitali : da quì la difficoltà ad amare, ad aver fiducia e ad affidarsi per amare profondamente e realizzare il grande miracolo cosmico dell'orgasmo. Senza "potenza orgastica" (capacità d'amare) non è possibile realizzare la funzione dell'orgasmo: esso prevede la perdita della coscienza razionale per abbracciare quella dell'universo, la coscienza cosmica del sè profondo della vita. L'orgasmo è consegnarsi all'altro/a con completezza, un'onda che attraversa occhi cuore e genitali e scorre fino alla pianta dei piedi , l'abbandono totale con fiducia energetica al partner per riscoprire la gratitudine, l'amore, il grazie di esistere, la connessione con l'universo. 

giovedì 12 gennaio 2017

Gli amori vampiri ....

Attenzione agli amori che succhiano energie! Se la vostra storia d’amore vi provoca continuo malessere, vi sentite spossati ed ansiosi, probabilmente siete in compagnia di un vampiro emotivo. Essere vampirizzati in una relazione comporta un progressivo esaurimento delle scorte energetiche di entusiasmo, di capacità di iniziativa, di piacere in tutte le sue forme: spesso prevale il dovere sull'esistere. Tra i più nocivi per la salute vi è il "controllante" al quale direttamente o indirettamente si deve dar conto di tutto; Il papà buono che soffoca di buoni consigli la compagna rendendola inabile e bambina; la mammina che accudisce, che tende a rafforzare il ruolo "figlio" nel proprio partner e poi, magari, si lamenta del calo dell'eros; il narciso/a , magari anche logorroico, che si guarda allo specchio anche quando sorseggia un caffè ed a tratti si accorge che esiste pure l'altro/a. L'isterica che esibisce e drammatizza tutto per essere al centro dell'attenzione svuotando il malcapitato compagno di ogni risorsa. Infine la compagna oculata, prudente, perfettina, irreprensibile che riempie la vita del partner di tutto tranne che del piacere. Rimugina dentro e il suo hobby preferito è il "parliamone" . Spesso il compagno si ritrova incazzato e non sa perchè e per chi davanti a tanta irreprensibilità.

mercoledì 11 gennaio 2017

Il linguaggio dell'intelligenza emozionale...


Facciamo attenzione ai messaggi che inviamo al nostro inconscio, all'intelligenza profonda. L'inconscio non usa il linguaggio della logica mentale, dei concetti e delle parole, non li comprende , però registra l'emozione sottostante: se la mente si oppone alle sensazioni energetiche, vere e autentiche che proviamo registra confusione . rifiuto e malessere. Se continui a coltivare mentalmente il dubbio o ideologie fideistiche l'inconscio non conoscerà mai pace e benessere, andrà spesso in conflitto. Se continuamente reprimi un sentimento d'amore mettendoti in posizione di rifiuto/paura rispetto a quello che provi l'inconscio registra ed appena ti si presenterà un coinvolgimento sentimentale vero scapperai via dalla relazione trovando ottime ragioni molto intelligenti, certo, ma mentali. Ti abitui così ad amare l'amore ma non una persona reale. Il capire diventa spesso nemico del sentire. 

martedì 10 gennaio 2017

Occhi come specchio dell'anima


"Avere occhi" è fondamentale per esserci nella realtà e nel proprio corpo. La funzione di focalizzazione visiva marca la differenza tra chi vive armonizzandosi alla realtà e chi ne "è fuori". Incontrarsi negli occhi è il punto di partenza per incontrarsi con le mani, con il battito cardiaco ed incontrarsi anche sull'eros. E' fondamentale però apprendere il "come" dei nostri occhi. Uno sguardo rigido coglie pezzi parziali del mondo, uno sguardo seduttivo coglie solo chi è pronto all'ammirazione, uno sguardo eccessivamente mobile non focalizza l'istante, l'attimo della vita; un occhio ritirato dentro, vive nel passato, non può cogliere la vita che si muove nel presente, l'occhio spento è di chi è rassegnato al dolore, la pupilla dilatata porta dentro un terrore antico nella propria storia. L'occhio isterico fa la conta di quanti "mi piace" ha totalizzato, semina seduzione per sentirsi amato perchè incapace ad amare. Occhi luminosi, pupilla rimpicciolita e vivacità dello sguardo sono invece espressione di un respiro ampio e aperto della personalità in contatto vero e autentico. E' questo uno degli obiettivi del nostro lavoro nei gruppi di consapevolezza psicosomatica.Essere adulti e non proiettivi : dobbiamo entrare attraverso gli occhi nell'esperienza della disidentificazione altrimenti, rischiamo la simbiosi ( ci perdiamo nell'altro) o diventiamo aggressivi cronici per difenderci dai nostri fantasmi interni. La giusta distanza è della persona matura emozionalmente che focalizza bene lo sguardo e riconosce "altro" dalle sue proiezioni. L'amore parte da quì : riconoscere ed accettare l'altro così com'è. 

lunedì 2 gennaio 2017

L'abbraccio....


"ll messaggio più forte, il modo più intenso per dire quanto amiamo, come amiamo, "è te che amo", non è il bacio ma l' abbraccio. L' abbraccio ti fa sentire il corpo dell' altro, il respiro dell'anima, ti fa capire se stai bene con l' altro vicino o no». «Il sesso è istinto, l' abbraccio è erotismo», nel senso più caldo, tenero e profondo. L' abbraccio, molto più di un bacio ci consente di liberare ed esprimere emozioni nascoste e respiro profondo. L'abbraccio ti fa sentire il cuore che batte al ritmo dell'amore. 

PosVivi ed ama, non pensare.. in evidenza

Vivi ed ama, non pensare..

"Pensare" non è "aver pensieri nella testa"...pensare davvero è un lusso di pochi. La maggior parte delle persone sono d...