mercoledì 28 dicembre 2016

L'amore semplicemente è....

Il mio augurio più forte per il 2017.
Non abbiate paura dell'amore, non abbiate paura di essere generosi, vivere senza rischiare l'amore ci fa sentire al sicuro, ma non ci fa felici. Non credete a coloro che dicono "abbiamo già dato", sono solo dei delusi travestiti da saggezza. L'amore non ama i pregiudizi, le parole ed i ragionamenti , l'amore è. L'amore non sta nei progetti nè si proietta indietro nel passato: l'amore non fa paragoni, l'amore è ! In amore non serve tempo per "conoscersi meglio"; che per capire l'altro occorra parlare tanto: il capire in amore è inutile, il "parliamone" poi, non è mai servito a risollevare un rapporto in difficoltà. E quando avrà esaurito la sua missione, la sua carica energetica separiamoci con attenzione affettiva e sane distanze. Un nuovo più intenso amore arriverà quando la sana solitudine avrà anch'essa portata a termine la sua missione: riprenderci la "capacità e la voglia d'amare". 

sabato 24 dicembre 2016

Un Natale d'amore........


Un augurio che sento di fare a voi tutti è di un "Natale d'amore". Quell'amore che mette pace nel cuore e nell'anima. Cerchiamolo nella giusta direzione , dentro di noi , evitiamo i luoghi non veri o impossibili, l'amore non si fa rincorrere. Solo così possiamo accendere luci e cuori nelle persone che amiamo, quelle che non ci sono più ma vivono sereni nel ricordo, quelli che incontriamo quotidianamente e soffrono di solitudine, quelli che cercano un pò di pane e amore in un mondo che consuma tutto e di tutto, ai bambini del mondo che sono il regalo più bello che la vita ci possa offrire, agli anziani che insieme ai bambini meritano rispetto e amore sacrale e incondizionato. ...E a te che cerchi ancora la persona giusta faccio tanti affettuosi auguri di ritrovare l'unica vera persona giusta della tua vita "te stesso". 

martedì 20 dicembre 2016

Amore ed Alchimia...

Un amore che nasce necessita dell'oscurità alchemica del seme che nel silenzio e nel buio della terra si prepara a germogliare alla luce discreta del sole. L'amore declamato e sbandierato su FB è solo una narcisistica esibizione che esalta quello che non c'è e non protegge quel poco che potrebbe esserci. 

martedì 13 dicembre 2016

Basta con questa storia della testa in amore

Basta con questa storia della testa in amore. Un tormentone si aggira su FB: donne che cercano l'erotismo nella testa. L'erotismo non sta nella testa. La testa è fatta per ragionare e controllare. Questa è una separazione esattamente antitetica a quella degli uomini che cercano solo il sesso senza testa. L'erotismo parte da una regione remota e profonda della personalità oscura e inconoscibile, fa parte dell'universo meraviglioso che vive in ogni cosa del creato ed in ogni angolo del corpo , cuore, sangue, polmoni, respiro profondo e afflato-orgasmo cosmico e passa "pure" per la testa se essa non si oppone e non razionalizza.

lunedì 12 dicembre 2016

Amori e desiderio...


Spesso ci ostiniamo ad andare avanti con amori non funzionali, amori dell'Io, amori del pensiero, amori della mente, amori celebrali, amori delle convenzioni, amori senza desiderio... Una buona domanda da farsi quando stiamo con qualcuno è questa: " Sto desiderando? sento la vibrazione? sento il fuoco del desiderio? sento l'anelito alla congiunzione profonda attraverso il respiro? Il desiderio dell'anima si svela nel sentimento di completezza. L'eccitazione meramente sessuale non è diretta alla persona è solo un "equivalente masturbatorio". Se tutto questo manca è un amore sbagliato, un amore convenzionale, normale, finto...il peggio che ci sia per l'anima. L'anima non ama amori accomodanti. 

domenica 11 dicembre 2016

Un fenomeno in costante aumento.....lo stalking...


Lo stalking è già rilevabile sin dall'inizio di una relazione amorosa attraverso i comportamenti minimali!.............
Spesso lo stalking è davanti ai nostri occhi sin dall'inizio di una relazione amorosa e non lo vediamo. Capita anche, che spesso venga inconsapevolmente incoraggiato. Fare entrare l'altro in maniera invasiva nella nostra esistenza vanificando la propria privacy e consentendo-tollerando mancanza di rispetto negli atti più elementari, favorisce una escalation verso forme più morbose. Il potenziale stalker, difatti, occupa spazi sempre più ampi nella vita del partner. Se l'altro che presumiamo di amare, ad esempio, controlla la nostra posta personale, risponde dall'account del partner aggredendo presunti rivali, di sicuro c'è la collusione di chi gli fornisce la password. Alcuni (e) pensano che amore sia diventare un vetrina trasparente e si consegnano spesso nelle mani di persone che vengono allo scoperto non subito ma a distanza, quando sentono di avere il controllo totale dell'altro. Il potenziale stalker è già immediatamente identificabile, basta svegliare lo sguardo! E' di tendenza paranoica, vuole il potere ed il controllo progressivo dell'altro, si muove come se fosse il tutore di una donna disabile mentalmente (alla faccia della stima e del rispetto), vede rivali dovunque, è sospettoso, controlla di nascosto le telefonate, fa il guardone investigatore su FB, sceglie spesso falsi profili per muoversi di nascosto e scovare presunti tradimenti, sa essere molto gentile, premuroso e si fa apprezzare per come pensa alla sua donna tra gli amici e nel sociale, ma quando sta con lei la disprezza profondamente. Spesso le vittime definiscono questo comportamento come atteggiamenti da uomo innamorato! E' solo una incredibile colossale truffa. 

lunedì 5 dicembre 2016

Quando l'amore è nella testa...


"Sai cosa mi manca?? Mi manca l'idea di lui.... ". In molte storie, finite anche da un bel pò, è incredibilmente presente questa traccia di placenta incollata al respiro della vita.

L'ego, tutti ne parlano ma pochi lo conoscono e sapete perché?


Perché subdolamente si impossessa di noi, della nostra personalità del vero sé, diventa così la nostra identità e noi ci crediamo......
L'ego davanti ad una emozione ti mette a pensare impedendo al sè di lasciarsi prendere dalle immagini d'amore interiori:
Ti fa pensare al domani in maniera intelligente mentre stai immerso nella contemplazione di un paesaggio o di un'opera d'arte o stai abbracciando la persona amata;
ti fa pensare a cosa stai rischiando nel culmine di un sublime orgasmo;
ti fa rimuginare mentre ami " che sarà di me?" "durerà?, chissà quanto, e poi quando potrò avere un figlio? con lui sarà possibile? ma è troppo grande per me ,ci vorrebbe una minore differenza d'età e sarebbe l'uomo giusto, ah potevo averti incontrato prima? in un altra vita saremmo stati perfetti;
L'ego ti fa paragonare le tue storie precedenti alla nuova, come quegli uomini che "ma il ragù di mamma è tutta un'altra cosa" ;
Mentre stai respirando felicità l'ego ti fa pensare "nobilmente" alle guerre nel mondo o ti fa discutere e magari litigare sul referendum;
L'ego è responsabile del torcicollo, dell'ernia cervicale, dell'artrosi cervicale, dell'incapacità ad avere fiducia, dell'impossibilità a vivere la vita nel presente, ti fa stare sempre in un altrove e danneggia le funzioni del cuore e della sessualità.
L'ego è pieno delle antiche voci interiori dei genitori, di quel che la gente pensa o dice, di idee confuse sul passato che ritorna, e di idee astratte sul futuro senza alcun fondamento reale immaginando un sè idealizzato inesistente : gli ingenui li chiamano sogni-desideri ed invece sono idee, opinioni. 

L'amore è....


L'amore è una grande occasione per scoprire chi siamo ...e dobbiamo sempre e comunque ringraziare l'altro per questa possibilità che ci offre. L'amore malato, invece, pensa a scoprire e controllare l'altro. 

sabato 3 dicembre 2016

Il futuro si coltiva con un cuore giovane...nel presente..


Il futuro esiste solo nelle congetture della mente. Il buon futuro si prepara nello scorrere fluido del presente. Se coltivi l'amore e la felicità giorno dopo giorno avrai un futuro di desiderio. Se arrovelli la tua mente con i soliti schemi, sul sentito dire, con le "voci genitoriali di dentro" ti perdi le meraviglie del presente, coltivi il dubbio , la paura e l'incertezza nel tuo cuore: tutto ciò che impedisce al mondo di amare con fiducia. 

Libertà, responsabilità,dignità e rispetto: non esiste libertà senza responsabilità


La libertà che si esercita a danno di altri non è responsabilità! La libertà intesa come fuga da se stessi non è libertà. La libertà presa alla chetichella è infantile. La libertà non strutturata è emarginazione. Chi è contro tutti o tutto non è libero, è schiavo di se stesso. Chi ruba la libertà non è libero, la libertà fa parte "dell'essere", non si può avere o comprare. La trasgressione fine a se stessa non è libertà. Libertà senza amore e senza vincoli affettivi è "disadattamento". Spesso l'incapacità ad assumersi impegni sociali, lavorativi, affettivi e relazionali viene camuffata e spacciata per libertà. Scegliere di far parte di un gruppo è libertà, ma è altrettanto libertà essere responsabili dei propri comportamenti : sentirsi liberi non equivale ad ignorare le aspettative affettive, relazionali, energetiche e di legame che si creano in un gruppo. Disconoscere l'energia che si prende a prestito dal gruppo è "perverso" è un furto operato a danno di se stessi, e quì entriamo nel campo del rispetto. Chi non rispetta altri non rispetta se stesso. Essere puntuali agli appuntamenti ed agli impegni assunti è rispetto: chi non ha la sensibilità nei confronti di chi rispetta le regole non è un uomo libero. Chi ruba il lavoro altrui non sarà mai un uomo libero: tutto questo si chiama "Dignità". 

giovedì 1 dicembre 2016

Un grazie di cuore ai membri del gruppo psicosomatica del mercoledì per il lavoro straordinario svolto nella seduta di ieri sera.


Abbiamo lavorato con metodo misto di vegetoterapia carattero-analitica e bionenergetica sulla focalizzazione visiva per scaricare tensioni e blocchi a livello del bulbo oculare e del muscolo ciliare al fine di recuperare la capacità di "aprire gli occhi" sulla propria realtà interiore e sulla propria storia personale, recuperare il contatto umano autentico vero attraverso la luce degli occhi ( si sa gli occhi sono lo specchio dell'anima). Abbiamo ripercorso con actings specifici il vissuto prenatale (sappiamo che al quinto mese di gravidanza il feto ha l'apparato uditivo perfettamente funzionante e pertanto inizia il primo profondo imprinting affettivo-relazionale, strutturale, di personalità): emozioni straordinarie sono venute fuori attraverso la liberazione del respiro, con abreazioni di pianti di benessere, pianti di gioia, emozioni liberatorie anche di sofferenza fetale. Abbiamo lavorato in coppia sul relazionarsi a livello corporeo con esercizi di gioco e d'incontro attraverso il contatto visivo, delle mani, dei piedi e del movimento del cinto pelvico per mobilizzare le gambe e le rotule ( sede dell'autonomia), per ritrovare l'armonia antica , la grazia che nel corso delle vicende biografiche di vita abbiamo relegato nel nostro passato. Il "sentirsi vivi" come stato a cui tendere attraverso l'allargamento spontaneo del respiro, movimento, la vibrazione ed il contatto neurovegetativo. Abbiamo concluso con la verbalizzazione delle emozioni in gioco prendendo consapevolezza, qui ed ora, dell'assetto emozionale-energetico corporeo di ognuno in un clima di profondo benessere , di contatto psico corporeo autentico, con occhi lucidi, colorito roseo del viso e della pelle e espressioni scoppiettanti di risate giocose in un clima ludico e gioioso. Un grazie di cuore per le emozioni che mi avete suscitato , un abbraccio a voi tutti. 

......Essere o apparire?........(un pò di psicosomatica tascabile)...


"Essere" non implica sforzi, si coltiva per un'intera vita; essere non è una tecnica da apprendere.
Apparire costa una gran fatica: impegna mente e corpo in una presa narcisistica molto dura. Apparire blocca in primis lo sguardo: chi vuol apparire è concentrato sull'immagine di se ed al rimando che il mondo gli offre. Blocca la cervicale , la muscolatura scapolare e la colonna vertebrale che diventa una sbarra di cemento. Di riflesso l'andatura e la postura perdono di flessibilità e l'aspetto diventa rigido, altezzoso e le gambe senza ground. Ho visto tanti narcisi che a malapena riescono a girare il collo da entrambi i lati talmente sono concentrati su se stessi generando un effetto che ho definito "paraocchi da cavallo" che impedisce la lateralità dello sguardo, cioè il vedere "gli altri" che è ben altro dall'essere visti dagli altri. L'essere non richiede sforzi, ha a che vedere con la naturalezza, l'armonia e la grazia che si esprime attraverso il corpo, lo sguardo luminoso, ed il sorriso aperto e solare, non quello di cartapesta impresso perennemente in un viso congelato e murato in una maschera esistenziale. 

martedì 29 novembre 2016

Fare lo psicoterapeuta è il "fare dell'anima"... Essere o sentirsi terapeuta "fa parte dell'ego", "io presumo di essere", io m'identifico, "io sono".




Nella specificità del nostro lavoro conta moltissimo quella che viene definita "l'equazione personale", cioè la nostra struttura e storia di personalità che incontra ed influenza quella dell'altro nel transfert. Per questo ritengo essenziale una lunga formazione ( anche corporea) sul riconoscimento di quanto si proietta di proprio, di personale, sul paziente che non gli appartiene. Non possiamo essere eccessivamente distaccati ma nemmeno troppo coinvolgenti. Occorre un equilibrio straordinario tra il sentire, il capire ed il comunicare: una vera e propria arte del vivere e dell'incontro. Il bravo terapeuta assomma, inoltre, dati propri di creatività di capacità intuitiva ed oserei aggiungere anche capacità artistiche che creano quel mix di genialità nei grandi maestri con cui ho avuto la fortuna di conoscere e di formarmi. Infine l'esperienza di vita: un terapeuta coltivato in laboratorio è di fiato corto non può avere il guizzo , il talento che questo lavoro fatto a livelli ottimali può avere. Occorre pertanto una buona e lunga formazione fatta con guide di spessore umano e professionale nonché esperienze qualitative esistenziali. Il buon terapeuta è un viaggiatore dell'anima ed ama con curiosità la vita, il lavoro, l'amore e la conoscenza. Diceva il caro maestro Aldo Carotenuto : "la nostra professione è più vicina all'arte che alla scienza".

domenica 27 novembre 2016

L'Innamoramento è amore........


L'obsoleta distinzione tra prima fase dell'innamoramento e successiva fase della conoscenza non è mai stata vera. Matrimoni in fallimento continuo e crisi della coppia ormai al top ci dicono che la conoscenza necessaria in una buona relazione amorosa sta "nell'inesplicabile", non nel razionale. La coppia post innamoramento, che mira a conoscersi e condividere, è diventata ormai razionale, non ha mai funzionato e continua a non funzionare. Dovremmo apprendere molto di più dall'innamoramento, imparare a coltivare l'anima che si apre e rischia la vulnerabilità nell'incontro, della sensazione cosmica d'attrazione, della vibrazione che scuote l'energia dell'incontro, l'anelito alla fusione di corpo ed anima ed il mistero dell'orgasmo. L'innamoramento è già amore. 

Schemi mentali in amore...


Difficilmente amiamo ed incontriamo nella vita la persona reale ma solo un surrogato idealizzato del nostro modello mentale. I rapporti spesso finiscono male proprio perchè l'altro diventa una nostra "invenzione proiettiva". Trasformare l'altro/a in un qualcosa che vogliamo far assomigliare non solo a noi, ma all'immagine mentale che ci portiamo dentro prima o poi sfocia nella noia, perchè l'altro vero lo perdiamo progressivamente. Ognuno si canta il proprio ritornello sempre uguale e poi si va in giro a lamentarsi che la donna giusta o l'uomo giusto è difficile da trovare. Ma se in amore incontri e proietti sempre la obsoleta immagine di te stesso, l'altro /a non avrà mai posto, nè riconoscimento nella tua vita affettiva e sentimentale. 

sabato 26 novembre 2016

Punti di vista, opinioni e il sentito dire....


Spesso su FB si scambia il punto di vista con il battibecco. Avere un punto di vista significa conoscere di cosa si sta parlando. Succede che certi argomenti che richiedono un minimo di competenza non si possono affrontare ricorrendo alla prima cosa che passa per la testa o al sentito dire chiamandola opinione o punto di vista. Occorre , invece, ascoltare, darsi la possibilità di accogliere qualcosa di nuovo, di uscire dal proprio pensiero prefabbricato e rischiare di modificare un pregiudizio o una convinzione basata su presupposti arrugginiti e non più attuali. 

Il battibecco trova origine nell'ego

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L'ego è quella struttura psichica che produce opinioni , modi di vedere, pensieri scontati e cristallizzati che l'individuo assume come "identità", come feticci che rappresentano all'esterno una sorta di status di personalità. Uno status spesso cronicizzato da anni di autoconferme (anche mal riposte) e di esperienze conflittuali. Capita che quando l'ego con le sue opinioni standardizzate incontra una fonte nuova diversa rispetto alle proprie ataviche inamovibili convinzioni passi subito allo scontro frontale, come se fosse l'ultima spiaggia da difendere per mantenere integra la propria personalità dalla minaccia della crisi d'identità: parte così il battibecco con l'esibizione muscolare dell'orgoglio. La dignità è invece "apertura", umiltà, accoglimento della diversità, del non conosciuto , del nuovo che sembra destabilizzarci. L'orgoglio e la presunzione risiedono nell'ego, e a livello psicosomatico nelle funzioni del collo e della cervicale. Non a caso il collo è la sede del narcisismo in psicologia corporea. 

venerdì 25 novembre 2016

Il Femminile nell'uomo....la Dea nella donna....


E' necessario sempre più che che gli uomini riconoscano il loro femminile interiore e la Dea che dimora nella propria donna reale, integrarne la psicologia ed il sentimento per diventare completi e maturi. Ad esempio la psicologia dell'attesa, l'accettare i cicli vitali, imparare a funzionare meglio con l'emisfero destro del cervello (il cervello emozionale intuitivo), la tenerezza emozionale nella carezza, nelle mani e nell'amplesso sessuale, l'orgasmo non come un goal calcistico ma come una vibrazione cosmica, un abbraccio che sia una vera resa all'altro (farsi prendere oltre che prendere). Fare l'amore non è una prestazione sessuale competitiva-dimostrativa.
La violenza sulle donne finirà quando l'uomo avrà accettato dentro se a livelli profondi l'altra parte sconosciuta dalla quale continua a difendersi come un nemico mortale: la dimensione femminile che lo accompagna da sempre e che vive nella sua anima. 

Essere donna...


Anni fa a Roma in treno verso Napoli fermi alla stazione Termini, un signore anziano stanco entra nello scompartimento e si siede con aria di sollievo. Dopo un pò irrompe un giovanottone in divisa da soldato grande e grosso e con una voce da mastino vomita sul poveretto una serie di irripetibili insulti tra cui fa spicco "stu viecch' e merd" accampando la prenotazione del posto con uno sgualcito giornaletto . Il signore "anziano" resta paralizzato ed impauritonon riusciva ad avere un piccolo accenno di reazione. Tutti i presentii a dir il vero facemmo il tentativo di rabbonirlo ma non ci fu verso, qualcuno si offri anche di liberare il proprio posto. Non ci fu verso di calmare la sua inaudita violenza verbale quando d'improvviso una donna si alza in piedi con aria determinata ed incisiva e rivolgendosi al giovanottone dice con voce perentoria: " ehi bambino! senti bambino! ascolta bambino! stai zitto bambino! capito bambino? Di colpo l'energumeno rimane sconvolto abbassa la testa ed in silenzio esce fuori e scende dal treno. Quella donna mi è rimasta nel cuore , la ricordo con amore ancora dopo tanti anni, era una mamma una casalinga, non era una 'intellettuale" , parlò dalla forza del cuore. La potenza del femminile, la saggezza, l'essere mamma e donna. Capii che Il violento in genere è solo un bambino prepotente che non sa ancora di essere cresciuto fisicamente con parvenze di adulto,non lo sa ancora, forse non lo saprà mai: ebbene quella donna è riuscita a ricordarglielo .

martedì 22 novembre 2016

No giudizi, No sbagli...

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Un potentissimo chiarimento per tanti che me lo chiedono: sbagliare presuppone un " giudizio a monte" , dunque se non vi è un giudizio non vi sono sbagli . La domanda magica che dovete porvi davanti ad un vostro presunto sbaglio è: "ma chi l'ha detto" ? 
Quando ritenete di sbagliare fatevi la domanda: ma chi l'ha detto che è sbagliato? e farete una incredibile scoperta: le vostre voci di dentro! Le vocine interiori sono tutte quelle cosine che l'educazione famigliare, le esperienze non digerite, i valori inculcati autoritariamente dall'esterno, i sensi di colpa, le idee malsane, le ideologie, le dietrologie, le idealizzazioni continuano a perseguitarvi da una vita e state ancora lì a crederci. 



    domenica 20 novembre 2016

    Le poesie ci ascoltano......


    Le poesie sono immagini, metafore , sentimenti, emozioni vive, vivono nello spazio piccolo infinito dell'istante e ti lanciano verso l'immenso dentro la tua anima. Le poesie non si commentano, non son fatte per capire; le poesie si sentono, si ascoltano e si accolgono in silenzio se sentiamo che ci accarezzano l'anima. 

    sabato 19 novembre 2016

    Dove vanno a finire gli amori perduti?


    A volte, sento il dolore e la tristezza di tutti gli amori finiti. Un puzzle di occhi lucidi, di mani calde, di odori avvolgenti che svaniscono nell'oblio dell'anima. Dove vanno a finire gli amori perduti? ci sarà una dimensione, uno spazio della sublime nostalgia, della pace di un universo senza tempo? o fuggiamo come sempre l'atmosfera avvolgente della tristezza per far sì che "lo spettacolo continui",
    purchè maschere e carrozzoni vadano avanti imperturbabili, senza fiato, senza amore, verso il nulla? -

    venerdì 18 novembre 2016

    Conferenza sul perdono ieri sera a Palazzo Parente....


    Ho sottolineato la mia posizione sul processo del perdono evidenziando che perdonare non è tanto o solo perdonare un altro ma fondamentalmente "perdonare se stessi". Per arrivare al perdono a mio avviso occorre attraversare la rabbia che ci si porta dentro dall'offesa subita. Il risentimento danneggia il cuore, è una tossina che avvelena l'organismo ed inchioda l'individuo alla croce del suo passato senza mai poter dimenticare e lo tiene sveglio "nelle notti insonni vegliate al lume del rancore" ( De Andrè). Per riconquistare la perduta serenità dunque occorre un laborioso processo di pulizia dell'organismo dalle scorie della rabbia , del risentimento e del rancore. Il perdono non cambia il passato ma alleggerisce il futuro. Pertanto il perdono non può realizzarsi a livello mentale-intellettuale, non serve il capire ma il sentire. Sentire il proprio blocco del respiro largo e sereno, il cuore che batte al giusto ritmo non pulsante di rabbia, ricominciare ad amare e riprendersi la gioia di vivere. Da un punto di vista psicosomatico le parti del corpo coinvolte nella rabbia e risentimento si situano a livello del collo e della cervicale, bloccando la respirazione attraverso il muscolo diaframmatico. Ne soffre oltre al torace e cuore anche la schiena: la schiena simbolicamente rappresenta il nostro passato e il nostro lato ombra. Il collo è la sede dell'ego, dell'orgoglio da non confondere con la dignità. La rigidità del collo comprime torace e schiena bloccando la persona in uno spazio-tempo congelato. Perdonare in sintesi è un processo ed esperienza d'amore . Il perdono non cambia il passato ma alleggerisce il futuro e rende fluido il presente, qui-ora.

    giovedì 17 novembre 2016

    L'idea del "non pesare sull'altro/a"....


    Il non pesare sull'altro spesso è solo un meccanismo di difesa per mettersi al sicuro dal coinvolgimento emozionale, dalla responsabilità di esserci, di sentirne il bisogno. Non è una forma di rispetto, di attenzione, né di amore come spesso si è portati a credere, ma solo un'espressione avvitata narcisistica di se stessi che nasconde la paura di darsi (antica paura di soffrire e di essere contaminato e coinvolto emotivamente dalla relazione), di vivere e di amare. La vita è fondamentalmente la capacità di incontrarsi nelle relazioni e nelle esperienze , i meccanismi che la mente s'inventa chiamandoli rispetto sono solo goffi tentativi di coprire le proprie antiche paure del contatto per difendersi dall'esperire attraverso il proprio corpo la conoscenza dell'altro , e questa, rappresenta in definitiva, l'unico vero preludio al rispetto sincero e autentico.

    mercoledì 16 novembre 2016

    Non cercare l'amore

    Non cercare l'amore, non si fa trovare........non aspettare l'amore, ti lascerebbe da solo.......non pensare all'amore, ne faresti un'ossessione.....non ricordare l'amore che non c'è più, ti toglie via dal presente......se davvero sei amorevole, se davvero coltivi lo sconosciuto che ti abita e ti smuove dentro, se davvero ami e rispetti te stesso e gli altri, se c'è gentilezza nei tuoi gesti , calore nelle tue mani e luce nei tuoi occhi , allora può darsi che sia l'amore a decidere di venirti a trovare. 

    giovedì 10 novembre 2016

    COSCIENZA PLANETARIA

    La crisi globale che ci troviamo ad affrontare oggi è una crisi di coscienza. 
    La sfida del III millennio consiste nell'esplorare lo spazio interiore e sviluppare la coscienza umana, per poter reggere il confronto con gli straordinari progressi che abbiamo fatto nello sviluppo tecnologico.
    La sopravvivenza umana comporta perciò, la creazione di una coscienza planetaria creativa e aperta alla compassione. 
    ”Compassione"(citando il Dalai Lama -Tenzin Gyatzo, XIV) deriva da "cum-passio" = passione insieme (pathos = sentimento) significa: patire insieme. Di solito, quando siamo interessati alla sorte di un amico intimo, chiamiamo quest'interesse "compassione"; ma non è compassione, è attaccamento. Anche nel matrimonio, in quei matrimonï che durano poco, ciò avviene a causa dell'attaccamento. I matrimoni durano poco a causa della mancanza di compassione; c'è solo attaccamento emotivo, basato sulle proiezioni e sulle aspettative. Se l'unico legame fra amici intimi è l'attaccamento, allora anche un'inezia può indurre un mutamento delle proiezioni. Non appena le proiezioni cambiano, l'attaccamento scompare, perché quell'attaccamento era basato solo sulle proiezioni e sulle aspettative. È possibile avere compassione senza attaccamento e, similmente, provare rabbia senza odio. Di conseguenza dobbiamo chiarire le distinzioni fra compassione e attaccamento e fra rabbia e odio. Tale chiarezza ci è utile nella vita quotidiana e nell'impegno per la pace nel mondo. Ritengo che questi siano i valori spirituali di base per la felicità di tutti gli esseri umani, che siano credenti o meno.”
    Ervin Laszlo esprime la tesi che promuovere e facilitare l'evoluzione di una nuova coscienza è essenziale per il nostro benessere individuale e collettivo e per il futuro di tutte le forme di vita su questo pianeta.
    A questo scopo spiega come le rivelazioni provenienti da ricerche scientifiche all'avanguardia, facciano emergere una nuova visione del mondo in cui viviamo. Un mondo in cui tutte le cose e tutti gli esseri viventi sono collegati in modo organico e quindi evolvono, o deperiscono, insieme.
    Come ha detto Einstein non possiamo raggiungere la prossima tappa della nostra evoluzione collettiva senza dare origine a un nuovo modo di sentire e di agire. La sfida consiste nel promuovere quindi l’evoluzione della coscienza visto che non si evolve spontaneamente con sufficiente rapidità.
    L'evoluzione della coscienza, appunto, si impone come fondamento, come fulcro ispiratore della Psicologia Olistica.

    martedì 8 novembre 2016

    Amarsi…..


    Occhi luminosi che si rispecchiano lungamente e perdutamente nella luminosità degli occhi dell'altro, batticuore gradevole , colorito roseo della pelle, una pancia che vibra al ritmo del desiderio, bacino e gambe che danzano ritmicamente ed involontariamente, la vibrazione energetica e un alone luminoso circonda il viso ed il corpo intero, campo di energia radiante e pulsante, mani calde e labbra che si espandono in una sinuosità cosmica, cuore che pulsa al ritmo delle stagioni. Inizia il sogno e la speranza e si scioglie il ghiaccio antico della solitudine interiore.

    giovedì 3 novembre 2016

    Il tipo rigido in psicosomatica reichiana

    Il tipo rigido corrisponde in genere alla definizione di una nota canzone di Battisti "troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante "...Il tipo "imbalsamato" può apparire saggio e misurato con voce sacerdotale, tendenza mistica, freddo alle emozioni che trattiene dentro, soprattutto la rabbia e la competizione, molto idealista con modelli molto mentalizzati e spesso velleitari. Ha il blocco del segmento orale e cervicale , è un tipo anale cioè tende a conservarsi senza spendersi emozionalmente; non vive passioni o entusiasmi veri ( al limite può vivere stati di esaltazione), deve reggere il peso dell'esistenza.
    Diverse volte è capitato nelle esperienze psicocorporee in gruppo che ad una piccola apertura del muscolo ciliare (occhi) e del muscolo diaframmatico le persone incominciano a scoppiare in un pianto alternato a riso di gioia , con una sensazione di meraviglia e di incredulità. Il corpo comincia a svegliarsi e ad emozionarsi in un respiro largo e profondo. La persona rigida invece in gruppo si controlla e controlla gli altri , assiste, in genere, in maniera voyeristica alle emozioni dei compagni e si guarda bene dal mettersi in gioco. 

    mercoledì 2 novembre 2016

    Il "parliamone" in coppia fa male alla coppia....ed all'amore...


    Il parlare in coppia, attività perversa molto diffusa, non serve ad avvicinare o a far chiarire le persone che si amano; quelli che non si amano più, si sa, parlano per compensare i vuoti affettivi ed emozionali. il parlare attiva la mente ed i suoi "marchingegni" manipolativi, aggiustativi, e la tendenza a spostare l'asse della vicinanza corporea in un altrove lontano dal sentire. Il parlare serve a capire ma "capire non serve ad amare". L'intelligenza emozionale fa comunicare a livelli immediati e profondi , crea complicità e gestualità comprensiva. E' l'intelligenza emozionale che costruisce un noi nel tempo e solidifica l'amore liquido di Bauman in un sentimento vivo e presente. Basta uno sguardo, un'espressione, un incontro senza parole negli occhi ed attraversare l'anima della persona amata e lasciarsi attraversare dal brivido dell'energia vitale e creare le premesse per una sessualità amorosa e densa di eros, non meccanica.  L'eros è un modo di sentire la vita ed il respiro dell'universo , si fa l'amore in ogni momento della giornata: dal primo sguardo del mattino ,dal carezzarsi con sguardi senza parole dal sentire l'alito della presenza dell'altro, sentirne il campo , l'alone di energia attraverso le mani, dal fare insieme, fino alla conclusione nel fremito di un amplesso amoroso intriso di gratitudine. Il sentimento della gratitudine marca la differenza, chi ama è grato all'altro dice spesso grazie, un grazie d'esistere. Una coppia che funziona si vede dall'armonia del passo nell'incedere e dalla tenerezza delle mani quando s'incontrano. Una mano dura mette distanza, una mano molle esprime rifiuto, una mano fredda esprime paura.Le mani d'amore sono calde ed accoglienti e preludono ad un abbraccio profondo col respiro profondo. Chi abbraccia in apnea ha paura di coinvolgersi. Quelli che si amano si abbracciano spesso e lungamente. Il parliamone in coppia non ha mai risolto un problema o un equivoco. Famosa la frase di Snoopy " ho tante cose che dovrei dirti, ma se mi abbracci facciamo prima". 

    domenica 30 ottobre 2016

    Pericolo ed opportunità

    Una scossa di terremoto mette in discussione tutta l'esistenza interiore. Fa vacillare certezze ed abitudini irrompe l'imprevedibile, lo sconosciuto che semina angoscia ed apprensione. E' comunque una occasione propizia per accendere sentimenti nobili, dalla solidarietà. all'amore per la vita, premura per i soggetti piu deboli, per gli affetti cari. E' l'occasione per uscire da egoismi e comodità per abbracciare e concretamente aiutare chi ne ha bisogno. E una tragica occasione per lasciarsi prendere dall'emozione d'amore, assumere consapevolezza su come dobbiamo imparare ad amare le nostre fragilità, come smettere di barricarsi dietro un ego che diventa la maschera di copertura quotidiana che anestetizza il sentire e semina cinismo e aridità.

    martedì 25 ottobre 2016

    La mia visione energetica dell'unità funzionale mente corpo.


    I concetti sono prodotti della mente e come tali vivono nel mondo delle parole e del capire. Il capire sta nella testa. Nella testa ci sono ragionamenti ed elucubrazioni mentali, ecco perchè molti soffrono di emicrania e mal di testa! L'energia profonda, invece, viene da zone remote della personalità, dal basso, ed irradia in tutto il corpo, con movimento oscillante. verso l'alto e la periferia di tutto il corpo "luminando" bacino, diaframma, cuore e testa in un continuum -asse oculo-genitale. Cioè presenza sincronica di occhi, mente, cuore e istinto. Da quì parte il sentimento di unità interiore, l'esserci nella vita, nel proprio "campo energetico", l'essere presenti a se stessi e nel "quì ed ora", l'evoluzione umana ed il cambiamento. E da questo asse si sviluppano le sane relazioni, la sana sessualità, l'arte, la musica, la poesia ed il "pensiero creativo."

    lunedì 24 ottobre 2016

    La persona giusta?......


    La persona giusta non va confusa con la persona ideale o col grande amore o con residui di queste convinzioni! Non è una categoria assoluta ; giusta vuol dire "giusta per te". Se la persona giusta ce l'hai già costruita nella mente ( ne hai dentro un modello già bello e fatto) non ne farai mai esperienza nella realtà: la persona giusta, invece, ti sorprende, in qualunque momento della vita, inaspettatamente nello scorrere quieto esistenziale.....sul fiume del vivere. 

    mercoledì 19 ottobre 2016

    Il sintomo è un segnale di vitalità di un organismo....


    Gli stati ansiosi, le crisi, i momenti di disagio e sofferenza esistenziale sono sintomi di vitalità di un organismo in evoluzione ed energeticamente in movimento dinamico. Pertanto gli stati ansiosi o di disagio non vanno "superati brillantemente" come fossero prove d'esame ma sono segnali chiari di cambiamento in cui è importante integrare la parte di se che resiste e che ha paura di cambiare. Anche l'uso del farmaco nella nostra cultura mira a far superare velocemente e brillantemente il malessere ma inevitabilmente accade che esso poi sopprima il sintomo distruggendone il significato e la carica rivoluzionaria di cui è portatore. Le esperienze si fanno per l'intero arco dell'esistenza: l'età adolescenziale è solo il luogo delle prime esperienze ma molti ne sono ancora patologicamente ancorati. In amore ci vogliono anni di vere esperienze per diventare adulti emozionalmente e non rimanere figli a vita. Chi pensa di fare esperienze asettiche o guidate o ripetitive del passato mettendosi al sicuro dietro dogmi (sia ideologici che mistici), o , ancora, scelte "per sempre", corre il rischio di fare i conti con la vita reale in modo drammatico: basta un terremoto per far crollare certezze e valori mal risposti su cui ci si è supinamente addormentati. 

    martedì 18 ottobre 2016

    Vivi ed ama, non pensare..


    "Pensare" non è "aver pensieri nella testa"...pensare davvero è un lusso di pochi.
    La maggior parte delle persone sono dominate e schiavizzate dai propri pensieri per cui non sono in grado di pensare, perdono di vista la realtà e spesso fanno solo del male a se stessi scambiando per saggezza ossessioni e paranoie. Il pensiero vero creativo nasce dal felice incontro con l'intelligenza emozionale che colora di energia ed eros il pensiero astratto e lo rende vivo, aperto, capace di "comprendere", di amare. Nel comprendere c'è l'altro ed il reale, nel capire c'è solo la propria testa. Comprendere e sentire aprono le vie del cuore e della felicità, il capire produce spesso il mal di testa. 

    giovedì 13 ottobre 2016

    Vibrare all'unisono..

    Ciascuno di noi ha una sua colonna sonora iscritta dentro. Le armonie e la struttura della musica lo confermano. Le affinità elettive non sono mentali hanno presupposti molto più profondi . Quando vibra una corda profonda l'energia va in risonanza ed incontra il suo complementare. 

    mercoledì 5 ottobre 2016

    Dettagli


    E' impossibile far morire quei dettagli che ti porti dentro, che si sono incuneati nel tuo essere più profondo e che hanno fatto di te un essere amorevole, che ti fanno dire un grazie senza tempo a quella donna, che anche per un attimo, ha fatto breccia nella tua esistenza. Un infinitesimo piccolo dettaglio che non ti lascia tregua. Anche questo è amore. 

    domenica 2 ottobre 2016

    volere in amore

    Il volere in amore è volare: non puoi fermare un aereo in volo, né fermare la nave in mezzo all'oceano, ma puoi assecondare e rendere fluido il movimento, confluire con le forze della natura, piegarsi al vento , resistere alle tempeste e alle onde anomale e.... anche quando sarai nel porto sapere che la tua nave non è stata costruita per rimanere alla fonda ma per viaggiare, esplorare, conoscere, per incontrare il cambiamento di clima e stagioni, la paura di morire, l'avventura del vivere, la paura, il rischio e l'impatto dirompente e a sorpresa con la felicità.

    venerdì 30 settembre 2016

    L'aggressività non s'identifica con la violenza

    L'aggressività non s'identifica con la violenza. "Aggressivo non è uguale a Cattivo".
    L'aggressività, come il colesterolo, è di due tipi; la buona aggressività e quella cattiva. Aggressività, in senso buono, significa nella sua radice originaria "ad-gredior", andare verso , decidere, proporsi, agire autonomamente per raggiungere le proprie mete nel rispetto degli altri, accettare il confronto, mettersi in gioco. Senza aggressività naturale sana, dunque, non può esserci autoaffermazione nè autostima.
    L'aggressività cattiva, invece, è più vicina alla violenza, rende reattivi, fa reagire a tutte le situazioni esterne, in maniera indiscriminata, come se queste costituissero una minaccia reale alla propria integrità e spesso alla propria immagine. Manca presenza e attenzione ai fatti concreti e alle parole, non si ascolta realmente l'interlocutore ma solo la propria paranoia interna. Si aggredisce, anche in via preventiva, per difendersi, pensando sempre di essere attaccati. Gran parte dei blocchi posti all'aggressività dei bambini producono seri problemi di autoaffermazione e di autostima. Molta cattiva educazione familiare equipara "aggressivo con cattivo". Il fine dell'aggressività non è la violenza gratuita ma semplicemente quello di rendere possibile il soddisfacimento di un bisogno vitale esistenziale. 

    domenica 25 settembre 2016

    Pensierini poetici autunnali...


    Autunno è.......
    magia della natura
    atmosfere e colori delicati e vivi
    accogliere le sfumature
    è incubare il sogno e la speranza
    è preparare il cambiamento
    è riflessione ed emozione sul senso dell'esistenza
    è odore di campagna e vini
    è un paesaggio dal respiro profondo interiore
    è l'anima che si raccoglie e vibra
    è pausa..... silenzio .........energia dolce e sottile .

    lunedì 29 agosto 2016

    Era di settembre.........


    Erano i giorni dei ritorni al "lavoro usato" , ai legami inamovibili, alle atmosfere familiari consolidate, alle abitudini inveterate. Erano i giorni degli addii. E' la fine dell'estate , una volta s'incaricava un temporale per sanzionarla (oggi non si sa), erano tempi ancora ricchi di umanità, di speranza, d'ingenuità: si ritornava dalle vacanze felici o col pianto nel cuore, la fine o l'inizio di aspettative e delusioni. Le band musicali si sfasciavano per ricomporsi in nuovi gruppi e nuove prospettive musicali. Si apriva il mercato autunnale delle nuove opportunità e di nuovi amori, i saldi autunnali di quei rapporti scricchiolanti che non reggevano alla prova delle tempeste passionali, occasionali, estive. Era ed è ancora Settembre.

    sabato 27 agosto 2016

    Solitudine e libertà




    Solitudine non è star da soli, né sentirsi soli, né allontanarsi dalla realtà. La solitudine va a braccetto con la libertà. E’ capacità reale di separarsi da ciò che sembra identificare le nostre vite . Noi non siamo la nostra famiglia, i nostri figli, gli affetti in cui ci identifichiamo: tutto ciò che c’identifica al di fuori di noi stessi non è solitudine, né libertà. Solitudine è disidentificazione per riconoscere chi realmente siamo. Solitudine è spegnere il proprio dialogo interiore , quel parlarsi coatto dentro di sé ed all’esterno, quel chiacchiericcio rumore di fondo che impedisce l’ascolto assoluto, nonché la vera e profonda percezione di se stessi. La solitudine è silenzio, la solitudine non ha parole ma ha una ricchezza di linguaggio e sentimento senza fine. La solitudine non è “aver pensieri interni” , ma una dimensione atemporale che fa emergere la nostra “essenza”, è un’armonia sonora , ha un suono che è il suono del creato, ha un ritmo che è il ritmo pulsante del cuore dell’universo è comunicazione essenziale. 

    venerdì 5 agosto 2016

    Paura di vivere.....paura d'amare


    Altro che libertà , viviamo il tempo della simbiosi vischiosa. Attaccati e invischiati in relazioni senza via d'uscita. Incapaci a definire i propri spazi vitali ed incapaci a dire dei veri NO. Relazioni asfittiche senza spazio creativo e senza orizzonti di speranza. L'abitudine stagnante quotidiana che fiacca emozioni sane e sentimenti di libertà sotto una coltre di impotenza al cambiamento. La paura di vivere: è questa la sindrome dell'infelicità dei nostri tempi. 

    martedì 26 luglio 2016

    La gentilezza questa sconosciuta


    La rete, e non solo, ci inonda di inviti a sorridere, a pensare positivo, ad essere gentili in maniera indiscriminata come il sorriso riflesso del neonato che non riconosce ancora le differenze. Ebbene, la gentilezza non si può esprimere a comando, nè la si può inventare all'occorrenza. Del resto anche il sorriso forzato lascia delle pieghe sul viso che non sembrano naturali ad un occhio attento. Penso che la gentilezza la possiamo ritrovare se riusciamo davvero ad essere quel che siamo, se siamo in pace nel nostro intimo, se non abbiamo sfide e guerre da proporre ogni giorno al mondo. La persona rude può esprimere tanta gentilezza, nondimeno, le persone eccessivamente gentili rivelano d'improvviso una rabbia feroce e repressa che lascia meravigliati. La vera gentilezza è qualità dell'anima e la si nota nella gestualità semplice, nell'espressione immediata e sincera. La persona gentile non è sempre tale, si arrabbia per le ingiustizie , aggredisce solo per difendersi ,dice quello che pensa assumendosene la responsabilità, è determinata è netta quando esprime se stesso e le sue convinzioni, ma leale e pronto ad ascoltare chi è disponibile ad ascoltare. Diventa intollerante con i falsi tolleranti, con chi non sa ascoltare e con chi è sleale e inaffidabile. La gentilezza è rispetto per la vita non si può recitare e non la si può avere stampata perennemente sul viso altrimenti parliamo di maschere.

    domenica 24 luglio 2016

    Apriamo gli occhi su uno stereotipo molto diffuso su Psicologi-Psicoterapeuti-


    Lo psicologo psicoterapeuta non è un “tipo tranquillo”, non è freddo e distaccato, non è controllato, non è accomodante, non deve sempre essere tranquillizzante e sorridente, nemmeno troppo rassicurante. Soprattutto, non è perfetto, ma è semplicemente se stesso. E’ curioso, aperto all’esperienza del nuovo, è un buon viaggiatore ed un ottimo compagno di viaggio, vive di esperienze non di letture e seminari, non si coltiva in laboratorio ma ama e si mette in gioco da buon giocatore; accetta e coltiva le “giuste distanze” nei rapporti affettivi sociali e famigliari ; non ha la pretesa di governare le emozioni dall’alto ma si cala vivendole e poi sapendone separarsi, proprio come nel mito di Ulisse. Non è seduttivo, non assolve, sa ascoltare con tutto il corpo ed è pronto a separarsi dal suo paziente per mandarlo via, appena pronto, senza favorire dipendenze, né aspettative di reincontro: fa in modo che egli vada da solo verso il suo cammino esistenziale. Non ama le terapie lunghe perchè sa che c'è un tempo "critico" per il cambiamento (come nell'imprinting) oltre il quale si va nell'abitudine e nella dipendenza dalla terapia stessa.
    Un bravo psicoterapeuta non cerca la tranquillità, il suo obbiettivo non è distaccarsi dalla vita e dalle scosse dure dell’esistenza. Lo psicoterapeuta deve essere costantemente “pronto ai mutamenti” come direbbe Goethe. Una “sana inquietudine” è il sale della vita ed il bravo terapeuta lo sa bene: diventa necessario, pertanto, che sia costantemente in contatto con le proprie emozioni , sentimenti ed il loro mutare, evitando di accomodarsi su certezze ed illusioni.

    venerdì 22 luglio 2016

    Le mie poesie........ Presenza


    Sento la tua presenza ….
    A volte muta, carezzevole, dolcemente in punta di piedi
    sin dal primo momento, quando cercando un tuo sguardo

    sentivo un’ombra da brivido lungo la schiena nel lato più
    oscuro e misterioso del sentire umano .
    La presenza del femminile arcaico che si muove in penombra
    e penetra negli anfratti più reconditi dell’anima ,
    le mie mani che sfiorano la tua pelle vellutata,
    poi il sogno di un abbraccio intenso, profondo, vivo,
    intrecciato e perso in una danza avvolgente e sensuale:
    una danza cosmica intrisa di essenze di bosco
    e di luci magiche di notti d’estate
    Sento la tua presenza, lo stupore arcaico di un antico rito
    che d’improvviso si svela nell’alchemico mistero della magia dell’incontro.

    martedì 19 luglio 2016

    Perchè si teme la tristezza?


    Non scappiamo davanti alla tristezza quando ci viene a trovare......
    Quando arriva la tristezza lasciamo che scenda, a colmare i nostri sensi, i ricordi, il buio del passato che si mescola agli umori di un presente sfocato ed incerto. Quando arriva la tristezza ricevi un regalo dalla vita,dalla vita del mondo, dal dolore dell'immenso, non è un prezzo da pagare, tutt'altro...è la vita che si scioglie nel caldo sapore della consapevolezza. Il passato è solo un fiume che scorre nel buio dell'anima
    e fluisce in delicate e tenere immagini o di suoni che ti attraversano da regioni lontane dell'universo.... e l'amore diventa musica, il respiro alito della vita e l'abbraccio diventa cuore pulsante dell'universo. 

    Diventiamo seminatori di dignità .....


    "Tutto il degrado che è fuori è anche dentro di noi, nella nostra anima collettiva. Diventiamo, quindi, seminatori di dignità, non di orgoglio, perchè solo la dignità è vicina all'essere e tocca l'anima profonda: l'orgoglio richiama fazioni, particolarismi ed è autocelebrativo. L'orgoglio te lo puoi anche dare, la dignità invece si coltiva per un'intera vita; essa risveglia la "coscienza", il respiro dell'anima e la libertà interiore".

    lunedì 4 luglio 2016

    Emozione è espressione , è qualcosa che preme per venir fuori

    .
    E' bastata una semplice provocazione ( a fin di bene ), dire ad una persona: metti un pò di sentimento in questo gesto che hai appena fatto e prova a sentire una differenza. La persona lo fà, ripete il gesto e sorpreso mi dice , ho la sensazione di aver percepito un senso, un valore ......strano davvero. Strano è un termine che spesso sta ad indicare una sensazione nuova mai provata prima in un dato contesto; era bastato a questa persona essere presente a se stesso nella gestualità per sentire l'espressione del suo movimento. E' l'espressione corporea e non il movimento tecnico , ginnico o meccanico-ripetitivo a produrre sentimento e creatività. Tutti si abbracciano, ma un vero abbraccio è un gesto d'amore così ricco, straordinario e inconfondibile che spesso fa paura ricevere. L'abbraccio è l'espressione caratteriale più completa di un individuo, c'è tutta la sua storia.
    Un movimento corporeo senza emozionalità è meccanico, automatico (automatico non sta per spontaneo); nel misticismo, invece, il corpo è diviso a metà, la parte rivolta al cielo ( testa e collo) non riesce ad armonizzarsi con la parte bassa del corpo istintuale ed arcaica ( pancia - bacino- sessualità ). Armonizzare le energie di testa con quelle del bacino e delle gambe consente di essere persone vere, autentiche..

    venerdì 22 aprile 2016

    Il punto " focale" del nostro lavoro con gli occhi nei Gruppi di Consapevolezza Psicosomatica.


    "Avere occhi" è fondamentale per esserci nella realtà e nel proprio corpo. Incontrarsi negli occhi è il punto di partenza per incontrarsi con le mani, con il battito cardiaco ed incontrarsi anche sull'eros. E' fondamentale però apprendere il "come" dei nostri occhi. Uno sguardo rigido coglie pezzi parziali del mondo, uno sguardo seduttivo coglie solo chi è pronto all'ammirazione, uno sguardo eccessivamente mobile non focalizza l'istante, l'attimo della vita; un occhio ritirato dentro, vive nel passato, non può cogliere la vita che si muove nel presente, l'occhio spento è di chi è rassegnato al dolore, la pupilla dilatata porta dentro un terrore antico nella propria storia. Occhi luminosi, pupilla rimpicciolita e vivacità dello sguardo sono invece espressione di un respiro ampio e aperto della personalità in contatto vero e autentico. Abbiamo lavorato sul sistema neuro-psico-vegetativo stimolando l'asse oculo-diaframmatico-bacino- gambe- piedi. Essere adulti e non proiettivi : dobbiamo entrare attraverso gli occhi nell'esperienza della disidentificazione altrimenti, rischiamo la simbiosi ( ci perdiamo nell'altro) o diventiamo aggressivi cronici per difenderci dai nostri fantasmi interni. La giusta distanza è della persona matura emozionalmente che focalizza bene lo sguardo e riconosce "altro" dalle sue proiezioni. L'amore parte da quì : riconoscere ed accettare l'altro così com'è. 

    venerdì 25 marzo 2016

    Un pò di "Consapevolezza Psicosomatica": oggi parliamo della "stipsi".


    Lo "stitico esistenziale" è un avaro di sentimenti, di emozioni e di generosità. Ha il pavimento pelvico e gli sfinteri contratti e retratti verso l'interno.
    Dal punto di vista simbolico, la stipsi, rapresenta la tendenza a trattenere le emozioni e scarsa generosità, intesa come capacità di darsi agli altri e di lasciarsi andare. Simbolicamente segna l'incapacità di separarsi da contenuti emotivi e mentali ormai superati. Solitamente l’affettività della persona stitica è bloccata e il “possesso” è l’unico suo modo di essere in rapporto con il mondo. Detto in napoletano "sa stip' pe nun murì". In genere chi soffre di stipsi , al di là di cause organiche specifiche, tende a non spendere nelle relazioni ma può spendere molto solo per se in modo egocentrico o egoistico. Donne con pellicce costose che si dannano nella spesa quotidiana per la casa a risparmiare pochi spiccioli o alla caccia esasperata di "offerte speciali".
    Trattenere le feci vuol dire, dunque su un piano simbolico, non cedere nulla di sé, coltivando un'illusione di autosufficienza che può diventare isolamento. Lo stitico è in continuo conflitto tra il trattenersi e il lasciarsi andare, in altri termini tra il possesso e la donazione di qualcosa che gli appartiene.

    giovedì 24 marzo 2016

    Sensazioni d'amore al crepuscolo.......


    Immaginate per un attimo di uscir fuori dalle vicende umane per pochi secondi e vi trovate su una collina, e davanti a voi un paesaggio notturno, i riflessi lontani delle acque del mare, il profumo del bosco, una notte silente al chiaro di luna. Provate ad ascoltare il silenzio ed i suoni della natura e poi guardate in alto , il cielo stellato di una notte dall’aria sottile e gradevole, e osservate la volta celeste, e sentite dentro di voi un sensazione struggente : la sensazione cosmica, vedete le stelle pulsare, il vostro respiro.. il cuore che batte , il sangue che fluisce nell'emozione e una sensazione incipiente di estasi, entrate sul confine, lasciatevi prendere…. Quel mondo meravigliosamente perfetto è anche qui stasera, dentro di voi….è in ogni cosa che facciamo nella vita di tutti i giorni. L’artista lo vive nell’attimo in cui imprime la propria tela o nell’estasi delle prime note di un pianoforte mentre sta nascendo un’opera musicale o una canzone: è in contatto con la dimensione energetica armonica della natura. Stiamo parlando del mondo dell’anima, del mistero della vita. Si’! la sensazione struggente ci viene dal mistero, da una conoscenza e da una percezione che non ha nulla a che vedere con il mentale ed il razionale. L’essere umano “sente” prima di capire: il capire ci ha portato fuori dal Paradiso Terrestre!

    martedì 22 marzo 2016

    Psicosomatica dell'insonnia, soggetti a rischio: oggi parliamo del "tipo razionale".


    Il razionale ha il terrore di incontrare o farsi prendere dal nuovo e preferisce di gran lunga rimanere legato al passato. È spesso assorto e rimuginante in se stesso anche quando si sta occupando di cose non impegnative. La sua razionalità è ossessiva, uno stato ansioso che a volte risulta ben mascherato. Teme più di tutto di perdere il controllo: aggressività e passionalità sono tenute a freno rigidamente, ogni impulso è da sottoporre al vaglio e alla censura della razionalità. Spesso allontana la sfera della sessualità perché rappresenta il momento in cui "ci si lascia andare." E' il tipo che ragiona, più che pensare, è meticoloso nella difesa delle sue paure spacciandole per buonsenso.

    giovedì 10 marzo 2016

    La fiducia?......fidarsi è meglio


    Ci hanno insegnato: "fidarsi è bene non fidarsi è meglio".
    La fiducia fa bene al cuore in senso letterale e metaforico. Senza fiducia la vita non ha colori, vive in bianco e nero e si mette al riparo dal rischio di essere coinvolti dalle emozioni. Senza emozioni la vita è un elettroencefalogramma piatto. Senza fiducia non si ama, senza emozioni non si vive. La vita sta nelle sfumature.

    venerdì 19 febbraio 2016

    Lo "smartphone", la scatola nera delle nostre esistenze: dal film “Perfetti Sconosciuti” di Genovese.


    Lo smatphone ormai è diventato oggi la "scatola nera" del nostro vivere quotidiano. Le scatole nere lo si sa, contengono verità occulte e tragedie. Eppure non possiamo piu vivere senza telefonino che da strumento tecnologico di utilità è diventato il nostro stalker quotidiano. Questa scatola nera cammina parallelamente al nostro lato oscuro , il "lato ombra" della personalità come c’insegna C. G. Jung. Come tale, dunque, contiene il nostro mondo nascosto non visibile agli altri ma che governa le nostre esistenze. Nel nostro mondo occidentale razionale, mentale, perfettamente tecnologico, il lato oscuro si è insediato stabilmente e minacciosamente in questa scatola nera. L’effetto secondario perverso della tecnologia che razionalmente tende ad ampliare ,conservare ed utilizzare l’informazione, il potere dell’informazione lasciando alle spalle i bisogni elementari di umanità e di comunicazione autentica, corporea emozionale degli individui. E’ bastato un giochino apparentemente divertente ma sottilmente perverso in una cena tra amici, che si conoscono e si frequentano da una vita, a scatenare l’esplosione e lo “svelamento” delle vite nascoste e parallele di ogni membro delle varie coppie per far venire fuori una dimensione che abbiamo tutti davanti agli occhi: siamo degli emeriti sconosciuti anche se ci frequentiamo da anni. In ogni coppia insiste questo lato nascosto oscuro che segna i binari dell’esistenza, viviamo vite dissociate in perfetta linea col mondo tecnologizzato moderno che così ci vuole : scissi, dissociati, da un lato per sopravvivere, dall’altro per tenerci sotto controllo. Una vita pienamente vissuta non può non passare per l’integrazione del nostro “lato ombra”. Il mondo delle apparenze ci obbliga a mostrarci coppie e famiglie felici e sorridenti come nelle pubblicità televisive , ma è la nostra realtà segreta che decide della vera felicità. Mentre il mondo politico si affanna ipocritamente a trattare il tema dell’omofobia nel film emerge con crudezza che anche nelle persone piu aperte o che si ritengono tali, prevale nel profondo della loro psiche il pregiudizio e l’ipocrisia. Che la fedeltà in coppia è solo una recita quotidiana. Che si sopravvive alla mancaza di amore e passione con pratiche ed incontri segreti e con eccitazioni occasionali telematiche per dare una botta di vita ad una relazione ormai smunta e fatta solo di routines quotidiane. Nel film “perfetti sconosciuti” il regista con grande abilità e conoscenza psicologica obbliga i personaggi allo svelamento , alla distruzione del loro mondo apparentemente sereno e ben organizzato, dei loro sentimenti falsificati e recitati a copertura di un mondo istintuale, sessuale ed affettivo che viaggia parallelamente e nascosto con una realtà amicale e sociale fatta di abitudini stereotipate. Una modalità esistenziale che lascia cmq una scia continua di malesseri e sintomi psicosomatici che ci avvertono costantemente che la nostra vita è dissociata, che non siamo liberi interiormente che non siano in grado di amare ed ascoltare. Anche in questo film come in quello di Tornatore “la corrispondenza” emerge l’utilizzo ormai eccessivo monopolizzante e manipolante degli strumenti tecnologici dal telefonino , alle chat, allo skype ed altro, che da grossa fonte di utilità si sono insinuati stabilmente nella nostra vita impossessandosi della nostra intimità.. Nel melodramma amoroso della “corrispondenza” il regista Tornatore propone un amore senza corpo che sopravvive alla stessa morte fisica, qualcosa di agghiacciante ma cmq una metafora dei nostri tempi: amare senza corpo o col corpo meccanizzato con sentimenti senza oggetti reali, nel nulla, nel vuoto. Insomma l’incapacità ad amare a sentirsi a riconoscere il calore ed il valore delle emozioni, dei sentimenti reali veri con persone reali e vivere il sesso con amore, con un corpo vivo e presente alla persona amata. Siamo sempre e comunque oltre e al di là della nostra vera esistenza. 

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